Sono venticinque i positivi da Covid a Macomer. 14 riferiti recentemente dall’Ufficio di Igiene Pubblica, più gli undici che già si conoscevano.
La notizia è stata data dal sindaco di Macomer Antonio Succu che ha faticato, non poco, per avere comunicazioni tempestive sui tamponi recentemente effettuati. Il numero però potrebbe aumentare, secondo quanto riferisce, considerato che si attendono i risultati di altri tamponi .
«La situazione nel territorio si conferma allarmante» sottolinea Succu. Per venire incontro alla gravità della situazione l’amministrazione comunale ha istituito, recentemente, un numero telefonico e una mail, per raccogliere domande e segnalazioni. L’aumento del numero dei positivi segue il trend di molti paesi vicini, anche se ve ne sono altri con situazioni più allarmanti. Considerato che il virus circola molto negli ambienti giovanili, come riferiscono le autorità sanitarie, non è difficile intuire che la città, sede di molte scuole, fra le quali istituti superiori, frequentati da molti ragazzi del circondario, corre molti rischi. Se è encomiabile la prudenza di insegnati e dirigenti nel favorire il distanziamento, basta vedere cosa succede all’uscita della scuola.
Per non parlare della calca sui mezzi di trasporto per i pendolari, fatto per il quale i presidi di tutta la Sardegna si lamentano energicamente. A questo si aggiunge lo scollegamento che i sindaci lamentano con l’Ufficio di Igiene, che invierebbe con molto ritardo il risultato dei tamponi e, secondo il Sindaco Succu, il tentativo di scaricare sui dirigenti scolastici, o sui sindaci, i provvedimenti in seguito alla constatazione di positività o di contatti con un positivo. Secondo Succu, e altri, ancora vi è un ritardo nella certificazione per la riammissione al lavoro, post quarantena o isolamento. Insomma una difficoltà ad avere comunicazione completa tra i comuni e l’igiene pubblica. Una situazione difficile, sempre secondo il Sindaco, nella gestione della quale le amministrazioni locali sembrano essere state lasciate sole, anche perché, come stabilito in una riunione con gli esercenti e la Giunta, non si vorrebbe arrivare a provvedimenti di chiusura drastica, in caso di aggravamento, in considerazione del danno che ha avuto l’economia durante il lock down. Unica nota che sembra rincuorare il Sindaco di Macomer è l’accreditamento dell’ RSA presso la Regione, fatto che dovrebbe preludere alla apertura della importante struttura riservata agli anziani. Almeno che la Regione, che ha preannunciato l’interesse per la struttura, da adibire a sede per le quarantene o i positivizzati, non persista nell’idea, visto che sta ancora disperatamente cercando locali.
Pier Gavino Vacca