Nel mese di agosto la mortalità collegata alle ondate di calore è stata “superiore all’atteso nelle città del centro-sud (+10%), mentre nelle città del nord è stata in linea o inferiore ai valori di riferimento, nonostante le elevate temperature”. È quanto mostra il documento “Risultati dei Sistemi di allarme e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera”, pubblicato sul sito del Ministero della Salute che conferma quanto era stato già diffuso lo scorso mese.
Una probabile ipotesi, si legge, è che il forte incremento di mortalità al Nord associato alla pandemia “abbia avuto come effetto la riduzione del pool di soggetti ad elevato rischio, con un effetto quindi di riduzione dell’impatto delle ondate di calore”.
Nel mese di agosto le temperature sono state complessivamente superiori o in linea con i valori di riferimento nella maggior parte delle città.
Nelle città del Centro-Sud l’incremento della mortalità tra gli over 65, soggetti particolarmente a rischio per gli effetti delle ondate di calore, è stato soprattutto a Firenze +13%, a Roma +11%, a Bari +26%, a Reggio Calabria +34%, a Palermo +30%, a Catania +26%, a Latina +21%.
A Roma ad esempio l’eccesso di mortalità si osserva in concomitanza con le due ondate di calore di inizio e metà mese, per poi tornare a valori in linea l’atteso. Tra le città del Sud, anche dove i valori delle temperature hanno raggiunto valori meno estremi, sono stati registrati comunque incrementi della mortalità nella seconda metà mese di agosto.
Mentre nelle città del Nord la variazione percentuale dei decessi negli over 65 ad agosto è stata in linea o inferiore al dato atteso: -2% Milano, – 6% Bolzano, -6% Verona, -1% Genova, +3% Brescia e Bologna.