Una zuppa di pesce particolare: ce la racconta lo chef nuorese Gian Piero Satta

Percorsi enogastronomici e “cibi poveri”, un binomio tutto da scoprire e che, al di la degli stereotipi ricorrenti della cucina sarda tradizionale, se ci lasciamo trasportare, può riservarci non poche sorprese. E questo discorso si fa ancora più interessante nel caso in cui ne sia interprete una figura in grado di personalizzare le ricette con un tocco di originalità, sempre restando nell’ambito del nostro territorio.

L’ambito in cui si è affrontato il discorso è la rassegna “Cambiamenti. Festival dell’innovazione sociale“, in corso da qualche giorno a Nuoro negli spazi dell’Ex Artiglieria, dove lo chef nuorese Gian Piero Satta, si è reso protagonista di alcuni show cooking in cui sta presentando alcuni diversi modi di affrontare e reinterpretare la cucina tradizionale, partendo sempre dai cosiddetti “cibi poveri”, cibi che fino a poco tempo fa erano la base dell’alimentazione dei nostri avi.

Contemporaneamente, Satta sta illustrando alcune metodologie di cottura dei cibi, come la sbianchitura, utili a valorizzarne le proprietà organolettiche e a renderne più gradevole l’aspetto preservandone le tipicità cromatiche.

In questo puntata della serie Ripartiamo dalla Sardegna, vi presentiamo la realizzazione di un ottimo brodo di pesce, guarnito con alcuni ingredienti particolari, come il finocchietto di mare, e “rinforzato” con l’aggiunta di alcuni tocchetti di pesce e delle cozze.

Lo show cooking dello chef Gian Piero Satta al festival “Cambiamenti”

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Salvatore