Test d’ingresso per Medicina: costa 100 euro in più rispetto allo scorso anno

Sonia

Test d’ingresso per Medicina: costa 100 euro in più rispetto allo scorso anno

giovedì 03 Settembre 2020 - 10:14
Test d’ingresso per Medicina: costa 100 euro in più rispetto allo scorso anno

Questa mattina le associazioni studentesche Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi hanno svolto un flash mob davanti all’Università Sapienza di Roma. «Nonostante il tema del superamento del numero Chiuso per i corsi di Area Medica sia stato molto presente nel dibattito pubblico, ci troviamo ancora una volta ad assistere all’ennesima lotteria dei Test d’Accesso per i corsi a numero programmato nazionale – dichiara Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari – Un evidente segnale di quanto gli investimenti in Istruzione e Università e Ricerca siano soltanto promesse elettorali e frasi spot, che poi nella realtà non trovano mai applicazione, neanche dopo l’evidente crisi in cui il nostro Servizio Sanitario Nazionale si è venuto a trovare a causa della carenza di Medici, che manifesta ancor di più il fallimento del numero chiuso».

«Quest’anno inoltre il costo del test d’ingresso è aumentato a 100 euro, in alcuni casi anche triplicando il costo rispetto all’anno scorso – spiega Federico Allegretti, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi – È insopportabile che ancora una volta siano gli studenti a dover pagare. A maggior ragione nella situazione di crisi economica in cui si trovano tantissime famiglie italiane, a causa del Covid19. Questa doveva invece essere l’occasione per ripensare le modalità d’accesso al corso di laurea in medicina, superando lo strumento inefficace del test che non può rappresentare veramente uno studente e andare a limitarne il diritto allo studio e al futuro».

«Per tutte queste ragioni come UDU e Rete degli Studenti Medi siamo scesi in piazza per ribadire quello che chiediamo da anni, cioè la necessità di superare il numero chiuso – concludono Gulluni e Allegretti – Chiediamo l’immediata abolizione del numero programmato per i corsi in Architettura e Formazione Primaria, dove da anni il numero di partecipanti al test e assolutamente paragonabile o addirittura inferiore al numero dei posti messi a bando».

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