Giorni fa la polemica tra il patron del noto locale smeraldino “Billionaire” Flavio Briatore e il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda firmatario, quest’ultimo, di un’ordinanza che intimava ai locali della zona di spegnere la musica dopo le 24,00, in estensione a quanto decretato dal Governo riguardo alla chiusura delle discoteche.
Da qui un video al veleno di Briatore che annunciava la chiusura del suo locale a causa di un’ordinanza “troppo restrittiva” e “che mette in ginocchio l’economia della Costa Smeralda” firmata da un “sindaco grillino, contro il turismo, che non ha mai lavorato in vita sua”.
Non si è fatta attendere la risposta di Ragnedda “agli attacchi personali, di una persona che vuole tutelare i diritti degli arzachenesi”, con un “ragionamento di buon senso fatto da una persona che non fugge a Montecarlo, come lei, dopo una stagione di appena 30 giorni, ma rimane sul territorio a lavorare come ha sempre fatto, e ha lavorato anche al Billionarie a scaricare le bibite, e ricorda come eravamo trattari dai suoi direttori…”, precisando poi, con un filo di sarcasmo, che “l’ordinanza è volta alla tutela di tutti, soprattutto dei più anziani come Briatore, che è giusto vengano tutelati.
Adesso emerge che sei dipendenti del locale risultano positivi al nuovo Coronavirus e che tutti e cento i membri dello staff sono stati posti in quarantena. A rilevare la notizia, poi ripresa da tutti i media, due quotidiani romani, Il Messaggero e Il Tempo,
Ma Briatore non si arrende e continua a pubblicare video su video su Instagram: “io non scappo a Montecarlo, ci abito” … “Abbiamo le prove che ad Arzachena si balla sui tavoli…” “Dopo un ministro che vendeva le bibite allo stadio (Di Maio) abbiamo un sindaco che portava le bottiglie al Billionaire… è così”. Poi, intervistato da Nicola Porro, rincara la dose insultandolo e definendolo un piccolo Napoleone… che pensa che il centro del mondo è Arzachena… mentre la porta di ingresso alla Sardegna è la Costa Smeralda… Arzachena la conoscono solo lui e due pecore”.
© Tutti i diritti riservati