Il premier Conte in conferenza stampa in questo momento spiega nel dettaglio il decreto Rilancio.
Sostengo per tutti è immediato: questo emerge dalle parole di Conte. Risorse consistenti per famiglie, imprese, autonomi e lavoratori indipendenti. Nessuno rimarrà a bocca asciutta: bonus (anche per chi non lo ha ancora ricevuto) e cassa integrazione dirette e accesso al credito per le imprese facilitato.
«Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro» dice Conte e prosegue «ci sarà un taglio pari a 4 miliardi per le tasse».
Bonus e Cig. «Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce» le risorse stanziate. «Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura».
Aiuti alle imprese e reddito di emergenza. Nel provvedimento varato dal Cdm in serata vengono introdotte, ha annunciato Conte, «misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia ad una pronta ripartenza». Nel decreto, spiega, «c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione”»
Per quante riguarda le imposte, verrano «tagliati 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato» con lo stop alla rata Irap di giugno. Una misura che Conte ha definito come «un’erogazione di liquidità».Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, durante la conferenza stampa ha aggiunto: «la parte quantitativamente più rilevante del decreto riguarda il sostegno alle imprese. Dopo il Cura Italia e il dl liquidità, adesso è il momento del ristoro a fondo perduto”. Il ministro ha parlato poi di “un impegno senza precedenti per favorire la ricapitalizzazione e contribuire a riassorbire le perdite delle imprese».Per il ministro allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli,«”il decreto rilancio stanzia 6 miliardi per gli indennizzi alle imprese che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità”» Poi ha chiarito che “l’indennizzo andrà da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare».
E il ministro dell’Economia ha sottolineato che “per le imprese dei settori ricettivi per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti stanziamo ben 2 miliardi”. Poi, rispondendo alle domande dei giornalisti, il premier Conte ha voluto precisare di aver fatto sapere alla presidente della Commissione Ue, Ursula Gertrud von der Leyen, che «non ci saranno accordi bilaterali in Ue sul turismo».
Tosap. Bar e ristoranti, ha sottolineato il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa “non dovranno pagare la Cosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico”.
Soldi per la ricerca. Uno stanziamento speciale è stato destinato al mondo dell’istruzione. Il decreto prevede infatti 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori.
Le regolarizzazioni dei migranti.
Il Ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, visibilmente commossa e trattenendo a stento le lacrime ha preso la parola durante la conferenza e ha parlato della regolarizzazione dei migranti, inserita nel decreto rilancio approvato dal consiglio dei ministri.