Sindaco di Olbia contro Conte: “Siamo stati solo sfiorati dal contagio, apriamo tutto e subito”

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, va contro il decreto firmato ieri a tarda sera dal premier Giuseppe Conte e attacca: «È impugnabile, per emetterlo avrebbe dovuto sentire la Conferenza Stato-Regioni e invece ha sentito solo il presidente Stefano Bonaccini». E sollecita l’intervento del governatore della Sardegna Christian Solinas per fare valere lo Statuto speciale. «Chiedo al governatore Christian Solinas di farsi coraggio e chiedere risposte immediate al riguardo – dice Nizzi – ci liberi, noi saremo con lui». Metodo a parte, il sindaco di Olbia critica il provvedimento nel merito e teme che il protrarsi delle restrizioni «porti la gente alla fame e all’esasperazione – spiega – la disobbedienza civile minacciata da alcuni non è un’ipotesi, ma famiglie e aziende non ce la fanno più». Per Nizzi «il presidente del Consiglio non fa attenzione alle differenze tra regioni fortemente contagiate e altre solo sfiorate, tratta tutti alla stessa maniera». Per lui è un controsenso, «ma lo stesso provvedimento, estendendo le disposizioni anche alle Regioni a statuto speciale, si riferisce a un criterio di compatibilità rispetto all’autonomia». Inoltre, «il premier si arroga un diritto che non ha e tratta tutta l’Italia allo stesso modo, senza badare alle grandi differenze sia rispetto all’emergenza sanitaria che rispetto alla compatibilità tra i provvedimenti e l’applicabilità rispetto appunto ai poteri autonomistici e statuti speciali».

In attesa che altri sindaci lo affianchino e Solinas prenda l’iniziativa del ricorso contro il Dpcm, Nizzi si attiva. «Entro mercoledì completeremo lo studio, vogliamo ridurre al minimo il costo del suolo pubblico ed eliminare più parcheggi possibile, consentiremo ai commercianti di trasferire l’attività all’aperto, per riprendere immediatamente», annuncia Nizzi. «A Olbia ci sono cinque contagiati e un’economia in serio affanno, così in molte parti dell’isola», riflette. «Che senso ha qui continuare a tenere le stesse limitazioni della Lombardia?», chiede. «La mancata ripartenza condanna a morte l’economia isolana e limita le libertà individuali – denuncia – faccio il medico, è incredibile che dopo mesi il punto centrale siano distanza, mascherine e guanti». Per Nizzi «la gente ha metabolizzato le nuove regole di convivenza ed è abbastanza matura da poter riprendere a vivere – conclude – il presidente Solinas metta i sindaci nelle condizioni di allentare la presa».

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Sonia