Coronavirus. Con nuovo DPCM è possibile il rientro al proprio domicilio anche dall’estero

Salvatore

Coronavirus. Con nuovo DPCM è possibile il rientro al proprio domicilio anche dall’estero

lunedì 27 Aprile 2020 - 09:12
Coronavirus. Con nuovo DPCM è possibile il rientro al proprio domicilio anche dall’estero

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È possibile rientrare dall’estero in Italia per incontrare i congiunti o per rientrare nel proprio domicilio o residenza. È quanto prevede il DPCM per la fase due.

Gli italiani che rientrano in patria, al momento dell’arrivo, dovranno comunicare i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di quarantena, il mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere la stessa e il proprio recapito telefonico.

La consegna del modulo con le motivazioni del rientro in Italia va inoltre consegnata “all’atto dell’imbarco sul trasporto di linea aereo, marittimo, lacuale, ferroviario o terrestre”, si legge nel DPCM.

“Le persone fisiche che entrano in Italia, tramite mezzo privato, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per il luogo in cui si svolgerà il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, e sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora indicata nella medesima comunicazione. In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, sono obbligate a segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati”, spiega ancora il testo all’articolo 4 che aggiunge: “ove non sia possibile raggiungere l’abitazione o la dimora, indicata come luogo di svolgimento del periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario, le persone fisiche sono tenute a comunicarlo all’Autorità sanitaria competente per territorio, la quale informa immediatamente la Protezione Civile Regionale che, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, determina le modalità e il luogo dove svolgere la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, con spese a carico esclusivo delle persone sottoposte alla predetta misura”.

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