Da lunedì 27 Mater Olbia il cesserà di operare come Covid Hospital per tornare a dedicarsi ai bisogni di cura e assistenza del territorio sardo.
Grazie al costante e progressivo miglioramento della situazione epidemiologica regionale e nazionale, che ha determinato un allentamento della pressione sui presidi ospedalieri pubblici, d’intesa con la Regione Sardegna – fanno sapere dalla struttura privata nata dalla partnership fra Qatar Foundation Endowment e Fondazione Policlinico Universitario Gemelli – il Mater avvia la fase 2 e da lunedì prossimo riattiva tutti i servizi ambulatoriali, diagnostici, operatori, specialistici e di degenza per i cittadini.
L’ospedale tornerà a disposizione per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 qualora l’andamento della diffusione del virus sull’isola dovesse riacutizzarsi.
«I dati sull’andamento dell’epidemia in Sardegna offrono dei segnali confortanti e, in questa fase, è quindi più utile che una struttura come il Mater Olbia – spiega Giovanni Raimondi, amministratore delegato del Mater Olbia Hospital – possa tornare a rispondere alle esigenze di assistenza e di cura dei cittadini, pur rimanendo pronta a supportare il sistema sanitario se le condizioni dei contagi mutassero. Siamo felici di poter tornare a dedicarci ai bisogni di salute del territorio che, in questa fase di emergenza, non si è potuto affrontare. Da lunedì i cittadini sardi avranno nuovamente la possibilità di riprendere il proprio percorso di prevenzione e cura presso la nostra struttura. Ringrazio tutto il personale dell’ospedale – conclude Raimondi – che ha gestito la fase di operatività come Covid Hospital con professionalità e impegno, per offrire la migliore assistenza possibile ai pazienti che abbiamo ospitato».
In queste ore si sta procedendo al trasferimento al San Francesco di Nuoro delle persone al momento ricoverate. Nel week end saranno effettuati sia i necessari interventi di sanificazione e ripristino degli ambienti sia i controlli su tutto il personale dell’ospedale tramite tamponi orofaringei per il Covid-19.