Coronavirus. Evangelista (M5S): un’interrogazione al Ministro per la riapertura delle librerie

La situazione in cui versano, dopo il blocco anti Covid-19, il settore dell’editoria e quello librario ha determinato una drastica ricaduta su tutte le articolazioni della filiera del libro che coinvolgono, solo per citarne alcuni, editori, tipografie, librai, autori, traduttori.

L’Associazione Italiana Librai ha stimato per il periodo 23 febbraio 25 marzo un calo di fatturato pari a 47 milioni di euro, l’Associazione Italiana Editori afferma che, su base annuale, saranno 23.200 i titoli in meno che verranno pubblicati.

Con una Interrogazione a risposta orale in aula, la senatrice Elvira Lucia Evangelista (M5S) chiede al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri chiarimenti in merito alla riapertura delle librerie, soprattutto in Sardegna e in tutte quelle regioni in cui il numero dei contagi è dei decessi e minore.

La premessa dell’interrogazione sta nella Legge 13 febbraio 2020 n. 15 dello scorso 10 marzo, nella quale è scritto chiaramente che La Repubblica promuove interventi volti a sostenere e a incentivare la produzione, la conservazione, la circolazione e la fruizione dei libri… per quanto il provvedimento sia entratao in vigore successivamente all’adozione delle misure restrittive imposte dall’emergenza sanitaria a causa della pandemia da COVID-19, tra le quali, la chiusura delle attività commerciali al dettaglio che non vendano beni di “prima necessità”, tra cui le librerie.

“Tutto questo  – scrive Evangelista – in un momento drammatico della vita del nostro Paese e non solo, nel quale l’arma più efficace per combattere il contagio è rappresentata dallo stare a casa, misura che ha imposto un profondo cambiamento dello stile di vita che potrebbe favorire l’impiego del tempo libero di ciascuno a leggere un libro. Anche nell’eccezionalità dell’attuale fase storica, pertanto, soccorre l’esigenza del rispetto dei principi che informano la Legge sulla promozione ed il sostegno alla lettura, per garantire la crescita culturale del nostro Paese e concorrere alla formazione ed al benessere dei cittadini provati dall’emergenza sanitaria”.

“Il 10 aprile scorso – prosegue l’Esponente del M5S – un nuovo decreto Governativo doveva consentire la riapertura delle librerie, invece con diverse ordinanze alcune regioni hanno vietato ai librai di alzare le serrande. Si tratta delle regioni Lombardia, Piemonte, Campania, parte dell’Emilia Romagna, Trentino, Lazio fino al 20 Aprile, e la Sardegna. Ora, se nelle regioni più colpite dall’emergenza sanitaria tale aggravio delle restrizioni è comprensibile. Invece, non appare giustificato e adeguatamente motivato in regioni come ad esempio la Sardegna ove i dati dei contagi e dei decessi non legittimano ordinanze regionali dal contenuto più restrittivo rispetto ai DPCM del Presidente del Consiglio“.

“Per tutte queste ragioni – incalza – si chiede di sapere: quali provvedimenti di competenza intendano i Ministri in indirizzo adottare al fine di consentire l’applicazione dei principi enunciati dalla Legge n.15/2020 e se questi debbano essere attuati mediante l’inserimento dei libri nell’elenco dei beni di prima necessità; – se, conseguentemente, debba essere riconosciuta agli operatori del settore, nella rigorosa osservanza di tutte le precauzioni disposte per evitare il contagio ed in ogni caso della distanza di sicurezza interpersonale, la facoltà di riaprire le librerie e così garantire la commercializzazione dei libri quali beni primari, in deroga alle ordinanze regionali che vietano la riapertura senza adeguata motivazione. – se, infine, sia possibile l’istituzione di un Fondo di emergenza per il settore librario e dell’editoria”.

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Salvatore