Il presidente della Regione Christian Solinas, nel punto stampa di ieri con i giornalisti, difende la scelta fatta in sinergia con gli esperti del comitato tecnico scientifico di tenere chiuse librerie e cartolibrerie in deroga al Dpcm del 10 aprile.
«È una scelta di mantenimento sui buoni risultati raggiunti fin ora in Sardegna per contrastare il Covid -19» ha detto Solinas aggiungendo: «dopo il 25 aprile capiremo meglio come affrontare la situazione ma ricordiamoci che siamo ancora in una fase molto delicata e la riapertura di questa tipologia di attività avrebbe motivato e incentivato le uscite».
Sull’emissione dell’ordinanza in ritardo il presidente si difende e replica: «avevamo annunciato già in conferenza stampa che avremo tenute quelle misure, inoltre sono attività che operavano già con il servizio a domicilio».
La maggioranza di Centrodestra difende la scelta del presidente della Regione Christian Solinas: «attraversiamo una fase molto delicata della diffusione epidemiologica da Covid-19 – dice il capogruppo della Lega Dario Giagoni – per questo dobbiamo essere cauti e non lasciare che la volontà di allentare le misure prenda il sopravvento rispetto a una valutazione oggettiva della situazione». Oltretutto, con l’ordinanza «Solinas ha dimostrato di seguire i consigli provenienti dagli esperti del comitato tecnico scientifico». Su questo punto insiste anche Stefano Tunis (Sardegna 20Venti): «le persone di altissima qualità professionale che in questo momento coadiuvano il presidente hanno detto che la Sardegna non è ancora pronta per allentare la morsa. La distanza sociale, il fatto di restare a casa rimane ancora l’antidoto migliore nei confronti di questo virus».