Con un incremento di 3.815 rispetto a ieri (sabato l’incremento era stato di 3.651), rimane stabile il trend dei nuovi positivi al Coronavirus in Italia. Lo rivela il bollettino della Protezione civile durante la consueta conferenza stampa.
Complessivamente sono 97.689 le persone contagiate e 73.880 le persone positive.
Sono invece 13.030 i guariti, con un aumento di 646 unità rispetto a ieri. I morti sono saliti a 10.779, 756 in più rispetto a sabato.
Sono 3.906 le persone in terapia intensiva, ha puntualizzato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che ha ringraziato l’Albania per l’invio di medici e infermieri e la Germania per aver accolto 92 pazienti dalla Lombardia. Inoltre Borrelli ha chiarito che«sono 9.948 le domande arrivate per arruolare infermieri, il 55% sono donne. La maggior parte arrivano da Lazio, Lombardia e Campania».
Il professor Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts) invece ha chiarito che sul Coronavirus in Italia «c’è stata una impreparazione inevitabile iniziale: i primi dati molecolari ci dicono che circolasse in Italia i primi giorni di gennaio e il primo caso diagnosticato è del 20 febbraio. Eravamo impreparati, non è colpa di nessuno ed è inutile recriminare». Secondo lo pneumologo «ci siamo trovati di fronte a una situazione senza precedenti, a un virus sconosciuto fino a 3 mesi fa».
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 25.392 i malati in Lombardia (883 più di ieri), 10.535 in Emilia Romagna (+571) 7.251 in Veneto (+338), 7.268 in Piemonte (+417), 3.160 nelle Marche (+161), 3.786 in Toscana (+275), 2.279 in Liguria (+193), 2.362 nel Lazio (+181), 1.556 in Campania (+149), 1.141 in Friuli Venezia Giulia (+21), 1.293 in Trentino (+59), 1.034 in provincia di Bolzano (+105), 1.432 in Puglia (+74), 1.330 in Sicilia (+88), 1.169 in Abruzzo (+142), 897 in Umbria (-1), 539 in Valle d’Aosta (+71), 582 in Sardegna (+13), 577 in Calabria (+54), 100 in Molise (+2), 197 in Basilicata (+19).