I casi di coronavirus in Italia potrebbero superare i 100.000, considerando le persone che pur avendo l’infezione non hanno i sintomi, sarebbero quindi otto volte superiori rispetto a quelli basati sul campione dei pazienti sintomatici.
È quanto è emerge dalla stima pubblicata sul sito MedRxiv da Livio Fenga, dell’ISTAT, e basata sui dati relativi ai malati e ai decessi resi noti dalla Protezione civile. L’obiettivo della ricerca, si legge nell’articolo, è “stimare il numero reale delle persone con l’infezione da SarsCov2 in ognuna delle 20 regioni italiane”.
Considerando come dati di riferimento i 12.839 rilevati il 12 marzo, risulta dal modello che i casi complessivi in Italia potrebbero essere 105.789. Nelle tre regioni più colpite, ossia Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, i casi reali potrebbero quindi essere 45.020, 12.299 e 9.343. “Una stima affidabile del numero di persone con l’infezione, compresi gli asintomatici – si legge nell’articolo – diventa cruciale per predisporre schemi di intervento e per stimare il numero delle persone che in futuri potrebbero aver bisogno di assistenza medica”. Avere un’idea precisa dello scenario reale è importante anche considerando, prosegue l’articolo, che quanto si sta osservando in questi giorni in Italia potrà verificarsi in altri Paesi.
D’altro canto, si rileva, nella situazione attuale la disponibilità di dati sulla diffusione del coronavirus è cruciale per ottimizzare il coordinamento all’interno di ogni Paese così come a livello europeo e per fare previsioni relative all’evoluzione della pandemia.