«Evitiamo i contatti per evitare i contagi». Questa la sintesi del discorso fatto a chiare lettere e con un linguaggio piuttosto efficace dall’ex ministro della Salute Giulia Grillo (Movimento Cinque Stelle) a proposito delle strategie da adottare per limitare al massimo il dilagare del contagio da Covid-19 (Coronavirus).

«È trapelato che il Coronavirus sia una normale influenza. Questa è un’informazione sbagliata e fuorviante. Il Coronavirus è un virus che causa una malattia che può attaccare i polmoni e può causare insufficienze respiratorie. Ecco perché le terapie intensive, le cosiddette Rianimazioni, iniziano a essere intasate, soprattutto in alcune regioni come la Lombardia».

Grillo esorta quindi i media a non invitare a parlare di virus politologi, opinionisti, filosofi, politici: «dei virus devono parlare i virologi, per evitare di continuare a fornire messaggi fuorvianti».

«Il problema principale non è la letalità di questa patologia respiratoria ma il fatto che per superare la fase critica della malattia e sopravvivere, nei casi più gravi, serve la terapia intensiva. E i posti letto in questi reparti, in Italia, non sono infiniti, e sono ancora più limitati in quelle regioni che in questi anni hanno patito maggiormente i tagli pesantissimi alla Sanità pubblica, le regioni del Centro Sud. Qui i posti letto sono insufficienti, manca il personale, gli anestesisti rianimatori, che sono notoriamente pochissimi. E in Rianimazione non si accolgono solo pazienti affetti da Coronavirus, ma anche vittime di incidenti stradali, ictus, infarto, ecc.».

Grillo, quindi, focalizza l’attenzione proprio su questo punto, ovvero sulla necessità di evitare un tale scenario. Quello che tutti non dobbiamo fare in questo momento è «evitare i contatti per evitare i contagi… non c’è un alto modo»

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