In una serata con una scaletta concentrata all’inverosimile, gli interventi di Amadeus si limitano al minimo indispensabile. Entra ed esce, quasi scompare. Ma alla fine anche questa diventa una qualità. Voto: 6.5
Michele Zarrillo con Fausto leali, Deborah – Rhythm and blues per un tuffo nel passato con Zarrillo che riporta l’interprete originale del brano. Due vecchi leoni che ruggiscono: voto 7
Junior cally con i Viito, vado al massimo – Vasco si complimenta, le Sardine probabilmente ringraziano per l’endorsement nelle barre inserite dal rapper. E junior alla fine, nonostante tutto, la sua partita l’ha vinta. Voto: 6.5
Georgina Rodriguez – papere a gogo e inutili gag tra incomprensioni linguistiche e punzecchiature calcistiche. La sua presenza non lascia il segno (se non quello della ‘famosa’ bellezza). Unico merito (o demerito, a seconda del credo sportivo): aver portato cristiano ronaldo all’ariston. Voto: 5
Marco Masini con Arisa, vacanze romane – il brano è tra i più difficili, e il peso – come prevedibile – se lo carica quasi tutto Arisa, sulle spalle. Masini fa il suo al piano. Voto: 6
Riki con Ana Mena, l’Edera – versione pop di un brano del 1958. Se ne sentiva proprio il bisogno? Voto: 5
Raphael Gualazzi con Simona Molinari, e se domani – una coppia che sa quel che fa. Musicisti di razza. Regalano una versione jazz ad un classico. E che classico. Voto: 8
Anastasio e PFM spalle al muro – difficile parlare di cover. Canzone stravolta, decostruita e rimessa in piedi con le strofe rappate. Ed è un nuovo capolavoro. Anastasio geniale, PFM ciliegina sulla torta. Voto: 8
Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta, si puo’ dare di piu’ – scelta non felicissima e il titolo della cover diventa un giudizio impietoso. Voto: 6-
Alberto Urso con Ornella vanoni, la voce del silenzio – la signora della musica italiana non si discute, la canzone nemmeno, ma la coppia è improbabile e lei non precisissima. Voto: 5+
Alketa Vejsiu – chissà se in Albania anche lei Come Mentana ha come soprannome ‘mitraglietta’: le calzerebbe a pennello. Assoldiamola per il prossimo anno, il festival durerebbe la metà. Sa quel che fa e i suoi interventi ravvivano la serata. Voto: 7.5
Elodie con Aeham Hmad, adesso tu – il confronto con eros poteva essere pericoloso, ma Elodie porta il brano in una zona dell’ascolto più intimista, anche grazie alla complicità del pianista siriano. Si guadagna un ascolto silenzioso e attento. Voto: 7.5
Claudia Fascia