Dallo scoccare della mezzanotte la Gran Bretagna non fa più parte dell’Unione Europea. Poco prima è cominciato un conto alla rovescia sulla facciata di Downing Street e un altro sulle scogliere di Dover.
Per Johnson è “l’alba di una nuova era”, per molti “un momento di meravigliosa speranza”, per altri di “ansia e smarrimento”, ma “noi vogliamo riunire il Paese”, ha detto, e avere una “cooperazione amichevole” con gli ex partner dell’Ue.
Una folla di euroscettici riunita a Westminster Square ha celebrato l’evento, mentre a Edimburgo, in Scozia, una contromanifestazione è tornata a chiedere un nuovo referendum per staccarsi da Londra e tornare nell’Ue.
In Irlanda del Nord ricompare una invisibile frontiera con Dublino. A Bruxelles prevale la sensazione di un passo avventato. Dagli Usa esulta il segretario di Stato americano Mike Pompeo, promettendo il rafforzamento dei legami con il Regno Unito.