Il picco influenzale sta per fare il suo ingresso, previsto, in questo 2020 tra la fine di gennaio ed i primi di febbraio; si tratta di un periodo indicativo, perché, è noto, il virus ha anche, tra le sue caratteristiche, quella dell’imprevedibilità.
Anche il Ministero della Salute ha indicato i sintomi tipici dell’influenza stagionale: febbre alta ed improvvisa, tosse e dolori muscolari, mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento, mal di gola, nausea, vomito e problemi gastrointestinali, specialmente nei bambini.
Questi sintomi variano sia di intensità sia in base allo stato di salute del soggetto a contatto con il virus: sono particolarmente esposti a complicanze i diabetici, gli obesi e le persone con problemi cardiovascolari.
La durata media dell’influenza stagionale è di circa 7 giorni, 10 nei bambini ed il contagio avviene semplicemente con il contatto delle goccioline di saliva, anche solo parlando a distanza ravvicinata o toccando superfici che sono entrate in contatto con il virus, mentre i sintomi veri e propri si manifestano dopo una settimana.
Ci sono dei piccoli accorgimenti che si possono utilizzare: lavare spesso le mani e sempre dopo essere stati sui mezzi pubblici, non toccarsi il viso con le mani sporche, utilizzare i fazzoletti usa e getta e bere molta acqua.
Anche a contagio avvenuto è importante osservare alcune norme comportamentali per la propria salute e per quella dei propri familiari: assumere molti liquidi per evitare la disidratazione, stare a riposo, mangiare molta frutta e verdura ed evitare sbalzi di temperatura.
Gli esperti ricordano che ci si può rivolgere al medico di base per avere indicazioni su come alleviare i disturbi, anche attraverso medicinali specifici, anche se bisogna avere pazienza ed attendere il naturale decorso della malattia.