Approvate in via definitiva le misure attuative del Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza, per l’anno 2019 dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Igiene, della Sanità e dell’Assistenza sociale, Mario Nieddu.
«Le condizioni di povertà e dipendenza economica, soprattutto in presenza di figli minori – ha spiegato Nieddu – possono costituire ostacoli che rischiano di incatenare le donne al circuito della violenza; attraverso il sostegno economico e l’inserimento in programmi personalizzati, orientati alla formazione e al lavoro, le vittime possono iniziare un nuovo percorso e affrancarsi da una vita di abusi».
300 mila euro verranno assegnati ai Comuni che già ospitano i centri antiviolenza: Olbia, Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano, mentre l’attuazione della misura, con ricognizione del fabbisogno, la redazione dei progetti personalizzati, il monitoraggio e rendicontazione è stata affidata agli Ambiti Plus (Piani Locali Unitari dei Servizi alla Persona).
L’ammontare preciso del Reddito di Libertà sarà determinato a seconda dei casi: «Un minimo di 780 euro per le donne sole – ha precisato l’assessore della Sanità – e l’importo varierà in presenza di figli o disabilità a carico del genitore o del minore, mentre la durata del sussidio, così come dei piani personalizzati, è determinata in fase di progettazione e va da un minimo di dodici a un massimo di trentasei mesi.
La rete regionale di protezione – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas – è pienamente operativa. Abbiamo rifinanziato i centri antiviolenza e le case d’accoglienza con 1,5 milioni di euro e proseguiamo sulla strada tracciata, dando nuovo impulso ad uno strumento importante nella lotta alla violenza di genere».