I reperti archeologici di oltre 3000 anni fa sono venuti alla luce durante la realizzazione della rete del gas, nelle vie di Loculi.
La maggior parte di questi sono stati recuperati in via San Pietro grazie alla presenza costante della sorveglianza archeologica (Dott.ssa Maria Grazia Corrias) prevista dalla ditta esecutrice (MEIC Costruzioni) nelle operazioni di scavo.
Oggi la conferenza stampa di presentazione dell’area archeologica che presenta ottime potenzialità anche dal punto di vista scientifico in quanto, sorge in un’estensione di circa 50 metri.
L’attività d’indagine portata avanti dall’archeologo Demis Murgia, incaricato dall’Amministrazione comunale, ha messo alla luce una pluristratificazione di diverse strutture murarie che dovrebbero abbracciare almeno gli ultimi 3000 anni di storia del centro abitato di Loculi.
Si sono individuate diverse fasi storiche, che partendo dal periodo nuragico giungono fino ai giorni nostri, passando per il periodo romano e alto medievale.
Tenuto conto dei ritrovamenti dei predetti reperti si è provveduto ad informare la Soprintendenza Archeologia, belle Arti e Paesaggio per le province Sassari e Nuoro, la quale si è attivata immediatamente dando indicazioni al Comune di Loculi
Vista l’importanza storica ed identitaria dei notevoli ritrovamenti, ritenuti indicatori del potenziale valore dell’area, l’Amministrazione ha deciso di portare avanti l’idea della tutela, promozione e valorizzazione del sito archeologico all’interno del centro abitato.
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