Gli Orti di Giuseppe Carta brillano di notte. In una intima relazione simbolica tra il cinema, la musica, la scultura e l’ambiente circostante, il Museo del Costume di Nuoro ha aperto le porte, gratuitamente, ai visitatori. E il successo dell’iniziativa è stato clamoroso.
Il 23 luglio alle 19,00, negli spazi della struttura museale nata dal genio di Antoni Simon Mossa, l’Isre – Istituto Superiore Regionale Etnografico – ha presentato “Orti di Notte”. “Una serata” spiega il presidente dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, Giuseppe Matteo Pirisi «che dopo il grande successo della mostra di Giuseppe Carta, Orti di Grazia, ha reso fruibile questa esposizione in una nuova verse notturna, in una cornice che ha reso le opere, se possibile, ancora più coinvolgenti ed emozionanti, aprendo al contempo il museo e offrendo una proposta culturale dalle diverse forme artistiche. La risposta del pubblico è stata eccezionale, in una serata che è stata molto partecipata, suggestiva e carica di vibrazioni. Ed è stata la controprova di un fatto: ogni investimento fatto in cultura è un ottimo investimento».
L’evento ha preso il via in un Auditorium Lilliu strapieno (ore 19,00) con la proiezione del film “Carta”, di Dado Martino, pellicola dedicata alla biografia umana e artistica di Giuseppe Carta e racconta la povertà e le difficoltà delle famiglie che emigravano dalla Sardegna, negli anni Cinquanta. Il film è stato presentato nei mesi scorsi nel Palazzo Comunale con il sostegno del Comune. Al termine del film, a corollario del lavoro, sono intervenuti il presidente dell’Isre Giuseppe Matteo Pirisi, il giornalista Rai Tonino Oppes e il professor Attilio Mastino, già componente del comitato scientifico Isre, che ha dichiarato: “Siamo nell’Auditorium dedicato a Giovanni Lilliu e questo mi ricorda l’onorificenza, una cipolla in cristallo e oro, che Giuseppe consegnò a Banari al professore. Ho avuto la fortuna di vedere con i miei occhi le opere del Maestro Carta in Cina nelle mostre allestite all’Ambasciata di Pechino e al Consolato Generale d’Italia a Chongqing. E le grandi sculture che hanno riscosso un grande apprezzamento”.
A seguire, nei piazzali esterni del museo, le esibizioni del Coro Su Nugoresu e dei Tenore Nunnale di Orune e San Gavino di Oniferi, che hanno accompagnato le centinaia di presenti, sulle ultime luci del tramonto, in un visita gratuita notturna del Museo del Costume e della mostra di Giuseppe Carta, tributo e omaggio a un artista di caratura internazionale che con le sue Germinazioni – metafora di ogni sviluppo e di ogni rinascita culturale, ambientale e sociale –indica la via e il percorso: un ritorno consapevole alla terra, il rispetto per l’ambiente, la strada della cultura come unico indirizzo della rinascita. La serata è terminata con la degustazione gratuita di vini, pani e formaggi,