Geasar ha presentato questa mattina presso la Sala Artport del terminal il suo primo report di Sostenibilità, il documento che descrive, in modo trasparente ed articolato, i risultati conseguiti dal Gruppo Geasar in ambito economico, sociale e ambientale e mostra il suo impegno a favore dello sviluppo sostenibile, con il fine di creare valore non solo per l’organizzazione stessa, ma anche per i propri stakeholder.
Il documento è stato elaborato in collaborazione con una delle principali società di consulenza che certifica i report di sostenibilità, la Deloitte, e redatto in conformità ai “GRI Sustainability Standards”, gli standard maggiormente utilizzati a livello internazionale per la rendicontazione non finanziaria.
Oltre ai risultati in termini di sostenibilità del 2018, il report contiene le iniziative svolte e gli obiettivi che Geasar intende raggiungere in termini di sostenibilità nei prossimi anni attraverso diverse iniziative.
entro il mese di luglio entrerà a far parte del gruppo degli oltre 250 aeroporti che hanno deciso volontariamente di fare la propria parte nella lotta ai cambiamenti climatici aderendo al programma “Airport Carbon Accreditation” promosso e coordinato da ACI (Airport Council International), che prevede un impegno concreto nella riduzione dei gas serra da parte degli aeroporti aderenti.
-Sostituzione dei contenitori in plastica monouso commercializzati all’interno dei bar e ristoranti dell’aeroporto con materiali compostabili e biodegradabili.
– Eliminazione delle bottigliette di plastica dagli uffici e distribuzione di borracce in alluminio a tutti i dipendenti.
– Progressiva sostituzione del parco auto aziendali e mezzi di rampa a motore termico con motore elettrico.
– Installazione di punti di ricarica per auto elettriche in collaborazione con ENEL X.
– Installazione di impianti fotovoltaici nelle pensiline dei parcheggi.
– Riutilizzo delle acque trattate ad uso irriguo.
«Si tratta di un momento di grande rilevanza per la nostra azienda – ha dichiarato Silvio Pippobello, Amministratore Delegato di Geasar S.p.A. – in quanto abbiamo deciso di integrare le tematiche di sostenibilità all’interno degli obiettivi e delle strategie aziendali. Lo facciamo in un momento in cui ci apprestiamo ad intraprendere un ambizioso piano di sviluppo delle nostre infrastrutture finalizzato a far fronte alle esigenze del futuro, dopo un quinquennio in cui abbiamo raggiunto degli apprezzabili risultati economico-finanziari, di traffico e in termini di qualità del servizio offerto ai nostri clienti. Pensiamo dunque che sia il momento di impegnarci formalmente per migliorare, non solo in termini di qualità di servizi offerti e Customer Experience, ma anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sociale ed etica, attraverso una pianificazione di crescita condivisa che bilanci gli interessi dell’organizzazione stessa e di tutti coloro che sono influenzati dall’attività aeroportuale».
Al fine di potenziare il messaggio e rendere univoca e capillare la comunicazione relativa alla sostenibilità, il Gruppo ha deciso di racchiudere tutti i progetti e le iniziative che riguardano il tema della sostenibilità sotto il marchio keep it
Ad ogni iniziativa realizzata e/o tematica di sostenibilità trattata verrà associato al marchio un tag specifico (keep it Green per la sostenibilità ambientale, keep it Social per le iniziative a favore della comunità locale etc.) e utilizzati uno o più canali di comunicazione specifici, a seconda della tipologia di stakeholder interessato.
Infatti, al fine di declinare la comunicazione relativa alle attività e ai principali temi di sostenibilità, targetizzando efficacemente il messaggio per i vari stakeholder, sono stati creati dei canali specifici:
– Account social (Instagram: keepitolb; Twitter: keepit_olb e Facebook: keepitolb);
– Sezione dedicata all’interno del sito internet: www.geasar.it/keepit;
– Newsletter dedicata;
– Mail aziendale: keepit@geasar.it.
keepit è inoltre allineato con i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) definiti nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, declinati in 169 target, che guideranno il mondo sulla strada da percorrere da qui al 2030.