Nei locali di Mancaspazio A la Vidà! Un’inno contro lo sfruttamento femminile

Sonia

Nei locali di Mancaspazio A la Vidà! Un’inno contro lo sfruttamento femminile

lunedì 01 Luglio 2019 - 11:54
Nei locali di Mancaspazio A la Vidà! Un’inno contro  lo sfruttamento femminile

L’America Latina e la Sardegna, saranno legate da un tema che accomuna, unisce e lega le donne in tutto il mondo, la lotta al patriarcato, alla limitazione delle libertà personali e allo sfruttamento del corpo femminile. In una società dove l’autodeterminazione femminile è ancora oggi ostacolata in qualunque campo, dal lavoro alla famiglia, in qualunque area geografica, la lotta personale di ogni donna può cominciare anche da momenti di incontro e scambio, che portino alla maturazione di nuove consapevolezze, di nuova forza. Sono queste le tematiche che uniscono le aertiste che esporranno dal 2 al 24 luglio nei locali di Mancaspazio all’interno della manifestazione curata da Chiara Manca  A la Vidà!

Si inizia dal 2 fino al 4 luglio saranno esposte le opere di Natalia Cabezas Díaz e Alba Chiara Orlando. «Impiego il tessere e il ricamare come strumenti di lotta per sovvertire il sistema patriarcale che ci limita e ci rende schiave del capitale», con queste parole l’artista cilena Natalia Cabezas Díaz racconta il suo lavoro e la sua poetica artistica, il suo impegno costante per la libertà delle donne. Lo stesso intento anima anche le sue celebri performance, nelle quali il personaggio sciamanico di Primitiva Kutri, racconta la lotta contro lo sfruttamento e gli abusi che subiscono le donne e la sua terra natia. Alba Chiara Orlando, artista sarda e attivista, nelle sue opere di tessuto e nelle illustrazioni racconta il tema della maternità, del recupero delle competenze innate del corpo femminile e la sua profonda conoscenza.

Il 2 Luglio verrà inaugurata la mostra “Las palabras que pienso y declaro” – Tessuti Sovversivi, presso Mancaspazio, durante l’inaugurazione dalle ore 19:00 le due artiste realizzeranno un’opera a quattro mani. Il 3 Luglio dalle ore 17 alle ore 20 si terrà presso Casa Rossi un Laboratorio tessile femminista: TEJE TU CAPUCHA PA’ LA LUCHA Alle 20:30 Natalia Cabezas Díaz, realizzerà una delle performance per le quali è conosciuta in tutto il mondo, attraverso la quale racconterà la sua poetica e la sua lotta contro il sistema patriarcale. Alle 21 ci sarà una chiacchierata in cerchio sulle maternità, i femminismi, le lotte e le resistenze anticolonialiste dei corpi e dei territori da Abya Yala alla Sardegna, durante la quale saranno presenti le due artiste, Moju Manuli, artista militante lesbofemminista che introdurrà la conversazione e Luisanna Porcu, attivista femminista, responsabile del Centro Antiviolenza Onda Rosa di Nuoro che fa parte dell’Associazione dei centri antiviolenza operante su tutto il territorio italiano D.i.Re Donne in Rete contro la violenza.

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