Macomer: Storia di un padre che dopo la perdita del figlio aiuta i giovani a vivere

Sonia

Macomer: Storia di un padre che dopo la perdita del figlio aiuta i giovani a vivere

venerdì 14 Giugno 2019 - 11:02
Macomer: Storia di un padre che dopo la perdita del figlio aiuta i giovani a vivere

L'imprenditore Ghidini mentre racconta la sua storia (f. P.G.Vacca)

Per un paio di ore, in una sala del Centro di Servizi Culturali, a Macomer, un pubblico attento e numeroso ha ascoltato la storia di Gian Pietro Ghidini, un ex imprenditore bresciano, che ha trasformato la sua vita, da quella caotica di un finanziere rampante a un uomo che, dopo la tragica morte per suicidio di un figlio, in una missione rivolta a evitare che altri vivano la stessa tragedia. L’iniziativa era a cura del Forum Giovani, Comune e Centro Servizi. Niente termini specialistici o interpretazioni psicologiche, ma una testimonianza di vita con parole semplici rivolte ad un pubblico semplice. E così Gian Piero Ghidini ha raccontato di aver condotto, per un certo periodo di tempo, una vita pienamente assorbita dagli affari con l’assunzione di ruoli importanti e investimenti altrettanto di successo. Una bella famiglia, con tre figli. Il corso degli eventi era destinato mutar in una giornata con una notizia tremenda:  il figlio Emanuele, sconvolto dall’uso di un allucinogeno, si è gettato in un fiume scomparendo tra i flutti.

Da qui, non senza aver pensato di farla finita, si salva grazie alla moglie, alla quale si era riavvicinato (dopo un periodo di lontananza anche dai figli), e comincia a riflettere su quanto è stato e a pensare di cambiare vita.

O meglio di impiegare la vita all’impegno sociale. Da qui, poco dopo la morte del figlio, la creazione della fondazione “Ema. Pesciolino rosso”, a supporto di giovani e genitori con problemi in famiglia. E così una serie interminabile di incontri, più di 1400, interviste a giornali, radio e televisioni. Persino la pubblicazione di alcuni libri insieme ad altri autori con esperienze altrettanto pregnanti. Materiale di conversazione il racconto della propria vita partendo dai propri errori, evitabili spesso con un po’ più di attenzione ai segnali di chi ti sta vicino, una rivoluzione interiore che riscopra i valori autentici, che non costano nulla, la cura maggiore delle relazioni, uscendo dalla falsa socializzazione dei social, il rifiuto di qualsiasi tipo di droga e, sopratutto, la ricerca di un senso per la vita. Niente, come dicevamo, di specialistico, ma una semplice testimonianza di vita che, proprio perché raccontata con parole semplici, non senza una buona capacità oratoria, riesce ad arrivare ad un pubblico vasto di diverse età. Parole sopratutto rivolte ai genitori perché ascoltino attentamente i figli. Gli abbracci alla fine di ogni incontro sono la testimonianza di un obiettivo raggiunto. La vicenda di Gian Pietro Ghidini è racchiusa in un libro intitolato Lasciami volare,

Pier Gavino Vacca

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