L’accusa è di “occupazione abusiva di alloggi comunali” e quindici i giorni di tempo concessi per abbandonare gli immobili altrimenti interverranno le forze dell’ordine.
La denuncia è stata fatta ieri dal consigliere comunale il sardista Graziano Siotto, il quale ha evidenziato come il 17 maggio scorso è stata notificata a circa 15 famiglie “abusive” lo sfratto, tra queste anche con a carico figli minori.
«Tutto ciò – dice Siotto- accadeva mentre il nostro sindaco candidato si trovava a Cagliari e Selargius per parlare d’Europa. Non abbiamo dubbi che ogni atto adottato sia a norma di legge, così come però riteniamo che famiglie nuoresi che non si trovino realmente in situazioni di disagio socio economico non arrivino addirittura a occupare immobili pubblici. Chiediamo al Sindaco di dirci e dimostrarci che le graduatorie dell’emergenza abitativa negli ultimi 10 anni siano a norma di legge, ossia che la durata di ogni assegnazione sia sempre stata non superiore ai due anni previsti e rientranti poi in quelle ordinarie».
Siotto ribadisce come sono da più di un anno esattamente da novembre 2018, in qualità di consiglieri comunali che come membri della commissione Servizi Sociali stiano chiedendo documenti in merito per analizzare la delicata situazione.
«Ci dica il Sindaco se le associazioni tutte che usufruiscono di impianti sportivi, case storiche o scuole, pagano regolarmente il canone, se siano a norma dal punto di vista contrattuale e se ha avviato le procedure di sfratto per chi non è in regola. Ma soprattutto ci dica, una volta per tutte, se il Servizio Patrimonio comunica e scambia i dati con il Servizio Politiche Sociali. Se quindi si abbia conoscenza o meno della sussistenza di situazioni di disagio socio-economico dei nuclei che si vogliono sfrattare».
Sul problema i Sardisti coinvolgeranno la Prefettura di Nuoro, chiedendo un intervento volto alle verifiche obbligatorie e sino a che non saranno chiari questi aspetti, conclude Siotto: «dal 2 giugno, giorno, in cui inizieranno ufficialmente le azioni di sfratto, (considerando che forse ne è già stato attuato uno venerdì scorso), nelle case comunali oggetto dell’attenzione, gli uomini del Comando di Polizia Municipale troveranno anche noi, nelle vesti di pubblici ufficiali».
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