Tre giorni di eventi a Sassari, Nuoro e Orune
La Sardegna celebra il 50/o anniversario della scomparsa del filosofo e giurista Antonio Pigliaru con tre giorni di convegni che si svolgeranno a Sassari, Nuoro e Orune dal 16 al 18 maggio.
Le tre giornate di studio e dibattito, organizzate da Isre (Istituto etnografico della Sardegna), Università di Sassari, Associazione sassarese di filosofia e Comune di Orune, in collaborazione con i Comuni di Sassari e Nuoro, sono state presentate all’ateneo di Sassari dal direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali (Dumas) Aldo Maria Morace, il presidente dell’Isre Giuseppe Pirisi, il rappresentante del Comitato tecnico scientifico dell’Isre, Attilio Mastino, e il docente di Filosofia morale dell’Università sassarese, Tonino Delogu, uno dei massimi studiosi della vita e delle opere di Pigliaru. I tre convegni, racchiusi sotto il titolo “Cultura e società nel pensiero di Antonio Pigliaru”, saranno occasione per rendere pubbliche alcuni dei lavori finora inediti dell’intellettuale sardo (padre dell’ex presidente della Regione Francesco Pigliaru) come la sua tesi di laurea “L’attualità di Giacomo Leopardi”, che sarà discussa da Aldo Maria Morace al Teatro civico di Sassari. O ancora il carteggio fra Pigliaru e Giuseppe Melis Bassu durante gli anni della prigionia in carcere, che sarà svelato al grande pubblico il 18 maggio a Orune da Guido Melis. “Con queste tre giornate cercheremo di indagare la Sardegna di Antonio Pigliaru sotto varie sfaccettature e, attraverso i suoi studi e le sue opere, di mettere in connessione l’isola con gli altri Paese del Mediterraneo”, ha spiegato Pirisi. I lavori dei tre convegni si svolgeranno il 16 maggio al Teatro Civico di Sassari, il 17 nell’Auditorium del Museo del costume di Nuoro e il 18 nella biblioteca comunale di Orune (suo paese natio) dove, per l’occasione, saranno inaugurate una mostra bibliografica e fotografica, e la Biblioteca Pigliaru, con una raccolta di tutti gli autografi, i dattiloscritti e i documenti dell’archivio del filosofo, donata al Comune di Orune dalla famiglia dello stesso Pigliaru.
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