Volti e scorci di Oliena rivivono in una mostra a cielo aperto di Marianne Sin-Pfältzer

Sonia

Volti e scorci di Oliena rivivono in una mostra a cielo aperto di Marianne Sin-Pfältzer

martedì 16 Aprile 2019 - 12:24
Volti e scorci di Oliena rivivono in una mostra a cielo aperto di Marianne Sin-Pfältzer

L'invito alla mostra di Marianne Sin-Pfältzer su Oliena

«Quando non ci sarò più vorrei che le mie ceneri fossero sparse nei cieli tra la Corsica e la Sardegna, ma in un giorno in cui il vento che spira verso la Sardegna» confidò un giorno Marianne Sin-Pfältzer. In Sardegna, l’Isola in cui la grande fotografa tedesca decise di trascorrere i suoi ultimi anni di vita, Marianne aveva trovato l’armonia. Armonia nel rapporto tra l’uomo e la natura, soprattutto armonia nei rapporti interpersonali.

La mostra a cielo aperto che si inaugura oggi (martedì 16 aprile alle 18), a Oliena, è l’ennesima conferma di come quel sentimento di armonia fosse stato apprezzato dai sardi con cui era entrata in contatto.

Marianne Sin-Pfältzer, Oliena, anni Cinquanta (© Ilisso Edizioni/Archivio Sin-Pfältzer

Marianne Sin-Pfältzer, Oliena, anni Cinquanta (© Ilisso Edizioni/Archivio Sin-Pfältzer

Fra i tanti, gli abitanti di Oliena, il primo centro dell’interno visitato nella primavera del 1955 quando, sbarcata a Olbia, inizierà a ritrarre i volti, gli abiti, i paesaggi, le antiche tradizioni di un paese che le piacque così tanto da stringere profondi legami di amicizia coltivati fino agli ultimi anni di vita.

Legami che oggi, l’Amministrazione comunale e tutti gli olianesi, vogliono omaggiare con una grande mostra fotografica, seconda tappa di una narrazione espositiva permanente che, lo scorso settembre, ha visto il paese di Golfo Aranci ospitare la prima tappa.

Marianne Sin-Pfältzer, Oliena, anni Cinquanta (© Ilisso Edizioni/Archivio Sin-Pfältzer)

Marianne Sin-Pfältzer, Oliena, anni Cinquanta (© Ilisso Edizioni/Archivio Sin-Pfältzer)

«Recuperare volti, luoghi e momenti di vita di un tempo, immortalati dalla fotografa tedesca rimasta affascinata da Oliena sin dalla sua prima visita, renderli disponibili a olianesi e forestieri in questo percorso nello spazio e nel tempo, è solo l’inizio di un importante progetto culturale» fanno sapere gli attuali amministratori comunali.

L’esposizione intende così riconsegnare a Oliena un importante patrimonio di immagini in cui ciascuno potrà riassaporare e rivivere una memoria personale, oltre che a documentare i ripetuti soggiorni di Marianne Sin-Pfältzer nel centro barbaricino. La fotografa tedesca ha fissato nei suoi scatti atmosfere arcaiche, persone e attimi di una vita quotidiana all’epoca ancora autentica ma prossima a essere spazzata via nel segno della modernità, una modernità che nel secondo Dopoguerra, anche in terra sarda, sembrò travolgere ogni cosa, almeno negli aspetti più esteriori, pur lasciando intatti nella loro essenza principi e tradizioni che sopravvivono ancora oggi.

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi