Il primo premio 2mila e 500 euro andrà a chi tratterà l’argomento in modo pi completo
Continua inesorabile lo spopolamento della Sardegna. Secondo un recente report, diffuso dalla CNA, e tratto dai dati dell’ISTAT, nello scorso anno, circa 3300 giovani hanno lasciato la Sardegna in cerca di lavoro. Il dramma è che sono prevalentemente giovani qualificati con laurea o diploma, che vanno a cercare lavoro soprattutto in Germania o Inghilterra. Alla fine del 2018 la Sardegna conta 9000 abitanti in meno dell’anno precedente. Il decremento è del -5,4%, superato solo dalla Basilicata e Molise. Per contro nel 2018 si è notevolmente ridotto il numero degli stranieri con un decremento del 32%. Dal 2014 al 2017 la Sardegna aveva già perso il 10% della sua popolazione. I centri più minacciati sono quelli dell’interno. Su 377 comuni 277 perdono abitanti, al punto che una trentina, tra non molti anni, minaccia di scomparire dalla carta geografica. Le cause sono molteplici. Anche la Sardegna è stata interessata al fenomeno della denatalità e dell’invecchiamento della popolazione. Tra le cause certamente la mutazione antropologica dettata dalla evoluzione femminile, che ha portato il numero dei figli ad 1,32 per donna, fenomeno che è andato di pari passo con il mutamento dell’economia. Non ultimi però la mancanza di lavoro e di servizi. L’industria è crollata ed il settore agricolo difficilmente presenta aziende competitive, «con il prevalere di aziende a conduzione familiare», come dice Antonietta Mazzette dell’Università di Sassari. Non parliamo del settore ovino con la crisi del pecorino romano. Il turismo, secondo la Mazzette, «continua ad essere pensato con il concetto del fai da te».
Altro fattore da tenere in considerazione l’altissima dispersione scolastica che affligge l’isola. Nonostante la situazione drammatica c’è chi non si arrende e cerca di dare una svolta all’andamento delle cose. Parliamo dell’associazione Nino Carrus di Borore e del suo dinamico presidente Fausto Mura che, da anni, organizza convegni e tavole rotonde, pubblica libri e bandisce concorsi e riunisce intorno a se numerose associazioni, enti e Università, nel tentativo di promuovere lo sviluppo e di arrestare il declino.
Anche quest’anno, ed è la quinta volta, organizza un concorso rivolto ai giovani massimo 45 anni. Si tratta del “Premio Nino Carrus” che ha come titolo “Come creare lavoro nei paesi delle aree interne della Sardegna. Proposte”. Sono previsti 3 premi: il primo di 2500 euro, che andrà all’elaborato che tratterà l’argomento in maniera più completa; il secondo, di 1500, per le proposte più originali ed il terzo, ancora di 1500, per il premio speciale Tirrenia. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 30 settembre 2019. Tutte le informazioni sono contenute nel sito www.ninocarrus.it
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