Anche il Consiglio Comunale di Macomer ha voluto manifestare la solidarietà alla lotta dei pastori.
In una riunione straordinaria, appositamente convocata, il sindaco Antonio Succu si è dissociato dalle forme di lotta violente e poco rispettose della libertà altrui; ha ricordato, inoltre, che le giacenze di pecorino, a causa della sovrapproduzione, hanno determinato il calo del prezzo del formaggio e poi del latte. La sovrapproduzione è stata determinata sia dall’industria che dalle cooperative.
Cresce, intanto, la concorrenza anche di altri formaggi pecorini come il machego spagnolo; altre nazioni, poi, come la nuova Zelanda, l’Iran e la Turchia, stanno indirizzandosi verso questo, per cui è necessario, al più presto, cercare nuovi mercati.
Tra le altre cose il formaggio della Sardegna è un prodotto sano, e il mondo sta indirizzandosi versoil consumo di prodotti genuini.
La posizione del consiglio, esclusa quella delle opposizioni, è stata illustrata dal capogruppo di maggioranza Gian Franco Congiu. Secondo un ordine del giorno, che naturalmente si pone affianco alla lotta dei pastori, il crollo del prezzo del latte ha fatto mancare al circuito economico della Sardegna 228 milioni di euro, soldi che mancano all’economia.
La figura del pastore sardo è una figura identitaria ed il ciclo del latte una questione decisiva per tutta la Sardegna. Oltretutto funge da presidio del territorio, prevenendone la desertificazione. Per risolvere il problema del latte non basta risolvere i problemi del mercato, ma anche quelli del sistema da cambiare con proposte radicali.
Le imprese patiscono l’impedimento di accumulo di capitale, per superare i periodi di crisi. Misure come “il pecorino bond” vanno in questa direzione. Ma non basta! Il governo italiano, col bando per gli indigenti, potrebbe ritirare tutte le eccedenze, ma anche dotarsi di poteri sanzionatori per far rispettare le quote. Si potrebbero anticipare anche i premi comunitari per il benessere animale e sospendere le rate dei mutui in scadenza al 19. Necessaria anche una rivoluzione copernicana di tutta la filiera.
Le Opposizioni, sia 5Stelle che il gruppo Uniti per Macomer, non hanno apprezzato molto l’iniziativa della Maggioranza. Il rappresentante dei 5Stelle, dopo aver presenziato alla discussione si è allontanato lasciando un documento nel quale si avanza la richiesta di discussione dell’argomento in periodo lontano dalle elezioni, per chiedere anche che si ricostituisca, a Macomer, l’intera filiera, come un tempo. Più intransigenti gli appartenenti ad Uniamoci per Macomer che non si sono presentati ed hanno poi espresso la loro posizione sul tema in un documento inviato alla stampa. In quest’ultimo, pur ribadendo l’appoggio alla lotta dei pastori, accusano la maggioranza di aver strumentalizzato l’argomento in vista delle elezioni e chiedono che l’argomento venga ripreso in una riunione di consiglio dopo il 24.
Pier Gavino Vacca