A Strasburgo approvata la relazione che contrasta il ritardo dei pagamenti alle imprese da parte delle PA

Sonia

A Strasburgo approvata la relazione che contrasta il ritardo dei pagamenti alle imprese da parte delle PA

venerdì 18 Gennaio 2019 - 06:31
A Strasburgo approvata la relazione che contrasta il ritardo dei pagamenti alle imprese da parte delle PA

Contrastare il ritardo dei pagamenti alle imprese europee da parte della pubblica amministrazione. È l’obiettivo della relazione approvata oggi dall’Eurocamera a Strasburgo con 570 voti favorevoli, 23 contrari e 26 astensioni.

«In Europa 6 imprese su 10 sono pagate in ritardo rispetto a quanto stabilito nel contratto. Con questa proposta introduciamo un maggiore sforzo per pagare entro i 30 giorni, una maggiore trasparenza riguardo il comportamento in materia di ritardo nei pagamenti, una white list per promuovere le imprese che si comportano correttamente e forme di compensazione obbligatorie e adeguate a livello fiscale», afferma la relatrice del testo, l’eurodeputata di Forza Italia (Fi) Laura Comi. Gli eurodeputati sottolineano l’importanza di effettuare controlli più rigorosi sui termini di pagamento, nonché di avere adeguate forme di compensazione obbligatorie per le imprese in attesa delle somme dovute da parte delle autorità pubbliche. La direttiva attualmente in vigore consente termini di pagamento oltre i 60 giorni, ma gli eurodeputati vogliono ridurre tali termini a 30 giorni. «È inammissibile fallire per crediti non riscossi. I ritardi di pagamento sono la causa di un fallimento su quattro nell’Unione europea. Vogliamo mettere fine a questa pratica dannosa che ha un effetto negativo sullo sviluppo delle imprese europee, in particolare le pmi», aggiunge Comi. Per proteggere le pmi che vantano crediti verso le autorità pubbliche, l’Eurocamera propone inoltre che i loro eventuali debiti fiscali siano calcolati come compensazione per i crediti non ricevuti e che si creino dei fondi di garanzia per garantire i loro debiti bancari. Gli eurodeputati invitano infine gli Stati membri a finanziare dei difensori civici indipendenti incaricati di indagare sui ritardi di pagamento e a istituire servizi di mediazione gratuiti e riservati, oltre che a creare sistemi obbligatori di informazione sulle buone pratiche di pagamento.

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