Approvati gli indirizzi per il rafforzamento della rete per le cure palliative in Sardegna. La Giunta ha dato all’assessorato della Sanità l’incarico di istituire un coordinamento regionale della Rete delle cure palliative, composto dai coordinatori delle reti locali e da esperti del settore individuati anche all’interno dei nodi accreditati della Rete, che sostituisce il coordinamento regionale per le cure palliative istituito nel 2013. Entro e non oltre dodici mesi dovrà essere presentata una dettagliata relazione sullo stato di attuazione della Rete, con eventuali proposte di miglioramento del modello scelto oggi.
«La legge n. 38/2010 – spiega l’assessore della Sanità Luigi Arru – tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. Tali cure sono date dall’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali rivolti sia alla persona malata che al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi purtroppo negativa, non risponde più a trattamenti specifici. Dobbiamo assicurare al malato il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità di accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza. Importante, sotto questo profilo, è stata la riorganizzazione del sistema delle cure domiciliari attuata lo scorso anni»
Luoghi privilegiati di cura saranno il domicilio dell’assistito e l’Hospice come struttura residenziale, secondo le necessità del cittadino affetto da patologia cronica invalidante e progressiva e con limitata aspettativa di vita.
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