Se Bosa e Ghilarza non dormono sonni tranquilli per il mantenimento delle loro strutture sanitarie, Macomer non ride. Di questi giorni è la protesta dell’ADMS di Macomer, (l’associazione dei diabetici e dei celiaci), che in un comunicato parla di “gravissima situazione venutasi a creare nel distretto sanitario di Macomer a causa dell’interruzione, di fatto, da parte della ASSL di Nuoro, del servizio sanitario di diabetologia”.
Dopo le dimissioni del diabetologo che aveva in carico circa 1000 pazienti, per 24 ore settimanali, spiega più avanti il comunicato, i malati non hanno potuto effettuare le visite di controllo periodiche e, di conseguenza, di non poter rinnovare i piani terapeutici indispensabili per poter accedere alla fornitura dei presidi per l’autocontrollo, chiedendo che si voglia porre fine a “questa situazione di rischio” ripristinando in tempi brevi la funzionalità del servizio nonché, considerato che il distretto di Macomer fornisce assistenza a 1400 pazienti per 33 ore settimanali, aumentare queste ultime fino a 38.
Poco tempo dopo è arrivata la risposta della ASSL, che fa riferimento alle proteste sollevate da “diversi pazienti”, senza citare l’ADMS, cosa che non è piaciuta a questa associazione.
L’ASSL assicura che sono state intraprese le misure per assicurare l’assistenza necessaria ai diabetici e “ad acquisire nuove professionalità” in sostituzione del professionista dimesso, ma anche misure per un incremento della qualità del trattamento e dell’avvio di una nuova organizzazione. La risposta non è però piaciuta all’ADMS che, un po’ piccata per la risposta in terza persona, accusa la ASSL di “occultare le responsabilità di ciò che sta succedendo al Distretto di Macomer prefigurando una riorganizzazione d’imperio nella quale si ha il timore di un ridimensionamento dei servizi, nonché una dequalificazione con l’ipotizzata sostituzione di prestazioni mediche con quelle di tipo infermieristico”.
“Ci saremmo aspettati – prosegue lo scritto – il chiarimento del motivo che ha impedito la sostituzione del diabetologo che aveva preannunciato le sue dimissioni fin dal mese di luglio”.
Sollecitando ancora una volta la sostituzione del diabetologo, la nota sottolinea che, nell’eventuale riorganizzazione dei servizi diabetologici, sia auspicabile il coinvolgimento, da parte dell’ATS, delle associazioni di tutela dei malati e degli ordini professionali. Sulla questione è intervenuto anche il capo gruppo regionale del Partito dei Sardi Gian Franco Congiu latore, un mese fa, di una interrogazione sul Poliambulatorio di Macomer, nella quale lamentava il depotenziamento del servizio di riabilitazione, lo smantellamento del laboratorio di analisi, il ridimensionamento di oncologia e altro ancora, assumendo in pieno le argomentazioni dell’ADMS. A questo punto, minaccia Congiu, non resta che la mobilitazione popolare.
Pier Gavino Vacca