Il Forum per la Rinascita di Macomer interviene, con un comunicato, sulla individuazione e delimitazione delle Z.E.S. (Zone Economiche Speciali), da parte della giunta regionale, per dire, in sostanza, che poteva anche essere inserita la zona della Sardegna Centrale, compresa quella di Macomer e, per questo, rimprovera la Giunta Regionale di avere scelto, ancora una volta, lo sviluppo economico a ciambella, avendo privilegiato, oltre che di gran lunga la zona di Cagliari, solo le aree portuali di Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia ed Arbatax.
Ma per capire meglio il tenore della protesta converrà esaminare la natura del decreto che istituisce le Z.E.S. Queste ultime erano previste nel Decreto Sud, voluto dal governo per collegare le aree collegate a zone portuali per le quali sono previste semplificazioni amministrative e fiscali per consentire lo sviluppo delle imprese esistenti o future, con l’obiettivo del rilancio dei porti delle regioni meridionali. Per poter essere ammessi al provvedimento i porti devono avere determinati requisiti, attualmente in possesso solo di quello di Cagliari.
La Regione ha quindi provveduto ad una proposta “a rete” prevedendo, oltre che l’area portuale di Cagliari per una estensione di 1600 ettari, dei 2770 previsti, suddividendo i rimanenti fra gli altri porti.
Il Forum di Macomer ritiene che di questa estensione potesse usufruire anche la zona di Macomer e rimprovera chi di dovere di non essersi dato da fare a sufficienza, perdendo così una preziosa occasione di sviluppo. Pare che, proprio dopo la delimitazione delle Z.E.S., un’industria che voleva insediarsi a Macomer, acquistando le vecchie strutture esistenti e realizzare una birreria, abbia deciso di insediarsi nel Sulcis.
Pier Gavino Vacca