Tranquilli, sornioni, apparentemente indifferenti, una trentina di gatti hanno accolto i numerosi visitatori che sono arrivati a Macomer, da tutta la Sardegna, per visitare la quarta edizione dell’esposizione, curata dall’ANFI, intitolata “Cani e gatti: perché no?”, presidente regionale Annalisa Castori, infaticabile amica dei felini domestici.
La mostra si aggiunge alle altre che si svolgono tradizionalmente in città, contribuendo a quella oramai assodata figura di città espositiva. Per una serie di motivi cani ce ne sono stati pochissimi, ma in compenso i felini hanno fatto bella mostra di se. Diverse le razze esposte dai nomi difficili per chi è abituato al micio di famiglia: Maine Coon, Exotic shorthair, Sphinx, Bengala e così via.
Durante la rassegna si sono esaminate le problematiche che comporta l’allevamento dei gatti di razza, inimmaginabile per chi è abituato al micio di casa. Allevare gatti di razza significa essere esperti in linee genetiche per evitare malattie ereditarie, attenzione alle patologie oculistiche e cardiache, nonché dermatologiche. Insomma ci vogliono passione e studio e non costano neanche poco.
Si è parlato, inoltre, del randagismo, soprattutto nei cani, fenomeno assai diffuso in zona nonostante il moderno canile attrezzato che, come ha annunciato l’assessore comunale competente Andrea Rubattu, dovrebbe essere migliorato anche grazie ad un recente finanziamento regionale. È giunta anche la notizia che, a Birori, dovrebbe sorgere un canile sanitario per cani incidentati.
Pier Gavino Vacca