L’edizione 2018 di Mastros e Massajos in Nugoro si è rivelata un successo che ha richiamato migliaia di visitatori da tutta l’Isola.
Facciamo il punto della situazione, analizzando da una parte i risultati dell’attività della Municipale e dall’altra la protesta dei commercianti di via La Marmora, e l’intervento, in loro favore, di un consigliere comunale.
L’attività della Polizia Municipale. Durante “Mastros e Massajos”, nei due quartieri storici ha prestato servizio una decina di agenti della Municipale (in squadre di sei operatori in quattro turni oltre il funzionario coordinatore) per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole secondo il disciplinare della manifestazione Autunno in Barbagia. «Abbiamo cercato di seguire il protocollo dell’Amministrazione comunale senza calcare troppo la mano» afferma il Comandante Tonino Frogheri.
Il rilevante numero di espositori, commercianti, e la presenza di migliaia di persone nei due quartieri storici, ha comportato particolare attenzione e impegno da parte del Comando di Polizia Locale che ha effettuato controlli mirati su tutte le 174 attività (125 espositori in area privata, dei quali 25 offrivano il servizio di somministrazione secondo i requisiti previsti dal bando e 49 espositori in area esterna). È stata effettuata la sospensione di due attività abusive di somministrazione, messe a norma 10 cortes; ricollocato 9 espositori, sequestrato materiale contraffatto con l’allontanamento di commercianti non regolari, in particolare venditori di bigiotteria e piccoli giocattoli. Dal punto di vista del Codice della strada sono stati eseguiti due accertamenti per guida in stato di ebbrezza; rilevati 27 passaggi nelle aree di zona a traffico limitato e, infine, elevate 24 sanzioni.
I commercianti di via La Marmora. Non sono mancati malumori da parte dei commercianti di una delle vie più centrali della città, che, nei giorni della manifestazione si sono sentiti “tagliati fuori dalla festa”.
La chiusura al traffico è stata argomentata dall’Amministrazione Comunale con la motivazione che nell’area davanti alla chiesa delle Grazie è stata allestita l’area giochi per i bambini. Ma i commercianti tuonano (la maggior parte di loro, per questa scelta da parte del Comune, ha stimato di aver perso l’80% dell’incasso di un normale fine settimana) replicando: «noi siamo per la sicurezza, specialmente dei bambini ma questo non giustifica la scelta fatta da parte dei nostri amministratori. Ci chiediamo perché, per motivi di sicurezza, non siano state chiuse anche altre strade limitrofe ai punti dove si svolgeva la manifestazione, come ad esempio, le vie Roma, Ferracciu e Tola. In quelle strade le autovetture hanno continuato a transitare, costituendo un costante pericolo per genitori e bambini impegnati, in quel momento, a raggiungere i quartieri storici di Seuna e San Pietro» – evidenziano i negozianti che proseguono: «con un ordinanza municipale pubblicata nel sito hanno deviato il traffico dalla via La Marmora, arrecandoci un danno economico e d’immagine, in quanto, nei due giorni di festa, la strada era deserta rispetto al passaggio frequente che c’è solitamente. Gli assessori interessati all’organizzazione (Eleonora Angheleddu e Rachele Piras) non ci hanno interpellato per trovare insieme soluzioni adeguate che soddisfacessero anche noi. Si poteva, ad esempio, allestire l’area parcheggi oppure chiudere il tratto di strada che non comprende spazi commerciali ovvero dal semaforo fino alla chiesa delle Grazie. Invece siamo stati esclusi categoricamente senza un vero perché».
Il consigliere comunale: in difesa dei commercianti arriva puntuale il comunicato stampa di Pierluigi Saiu che scrive: «Gli operatori del tratto di via La Marmora non sono stati gli unici ad aver sollevato il problema. Anche altre attività d’impresa hanno lamentato discriminazioni e conseguenze negative. Per queste ragioni presenterò un’interrogazione al Sindaco. Per esporre le tante segnalazioni che mi sono arrivate e promuovere (per il prossimo anno) una festa che sia ancora più bella e che (soprattutto) non penalizzi nessuna delle attività d’impresa della nostra città che, a dire il vero, già tutti i giorni devono affrontare molti ostacoli. Il Comune deve stare anche dalla loro parte».
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