Le culture mediterranee a confronto negli spazi del MAN di Nuoro alla ricerca di una comune identità. Questa l’idea guida che ha ispirato il neodirettore Luigi Fassi nell’ideazione dell’evento espositivo inaugurato ieri sera, col valore aggiunto che in qualche caso il MAN si è fatto anche mecenate, commissionando delle opere agli artisti selezionati, da realizzare nel territorio isolano.
Ecco che, quindi, fotografia, pittura, video, installazioni sonore e documenti cartacei originali si mischiano negli spazi del museo per tentare di rivelare un’identità comune, quella Mediterranea.
All’inaugurazione erano presenti, oltre a un folto pubblico, i cinque artisti protagonisti: Dor Guez, autore dell’istallazione “Sabir”; François- Xavier Gbré che ha firmato una serie di gigantografie fotografiche sul paesaggio nuorese e su “non luoghi” o luoghi dell’abbandono; Anna Bjerger, Louis Fratino e Waldemar Zimbelmann, che hanno firmato la collettiva di pittura dal molteplice segno “O Youth and Beauty!”, in cui si possono apprezzare suggestioni che spaziano dal Cubismo al Surrealismo, passando per l’Espressionismo e il Fauve.
Prima Fassi poi il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e, a seguire, il presidente del MAN Tonino Rocca hanno sottolineato l’importanza che, da ormai vent’anni, il MAN si è guadagnato nel panorama artistico sardo ma anche nazionale e internazionale, anche grazie al sostegno della Regione, della Provincia e di sponsor pubblici e privati.
Una piccola ma esaustiva pubblicazione, data da tre volumetti dedicati e rilegati in una cover cofanetto, tiene memoria dell’intero trittico espositivo e raccoglie cinque conversazioni con gli artisti protagonisti dell’esposizione realizzate da autori diversi appositamente per l’occasione.
La mostra è visitabile fino al prossimo 3 marzo 2019.
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