Nove cacciatori sono indagati dal Corpo forestale dopo l’operazione che ha portato al sequestro di un muflone e un cinghiale uccisi illegalmente, nonché fucili e munizioni.
Contestate dai militari dell’Ispettorato di Lanusei, violazioni penali per l’abbattimento di specie particolarmente protetta e in tempo di divieto; elevata, inoltre, la sanzione amministrativa per avere esercitato la caccia in assenza di autorizzazione in deroga. Ieri, in occasione dell’apertura generale della stagione venatoria, il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Lanusei ha sorpreso nella zona di Monte Novu a Villagrande un gruppo di cacciatori col sistema della battuta di “caccia grossa – alla posta”. Gli agenti hanno rinvenuto le carcasse di un cinghiale e di un muflone.
Sul luogo, piuttosto impervio per la fitta macchia mediterranea e la configurazione del terreno, è arrivato a supporto anche il personale dalle Stazioni Forestali di Villagrande Strisaili, Lanusei, Osini, Seui e Gavoi e gli agenti del Nucleo investigativo di Nuoro.
L’attività di controllo del Corpo Forestale sul fenomeno alla caccia abusiva nei confronti delle specie particolarmente protette proseguirà in tutta l’area del Gennargentu.