Si è tenuta con conferenza stampa per la presentazione dell’evento “Armonie tra il Brenta e l’Ortobene”, che avrà luogo il 22 settembre: la mattina all’Isre con il convegno “Origini, percorsi ed esperienze” sulle differenze tra coralità alpina e coralità sarda e la sera alle 20.30 con uno spettacolo al teatro Eliseo con il coro di Nuoro, il complesso vocale nuorese di Franca Floris e gli ospiti d’onore: coro Sosat (Sezione operaia società alpinistica tridentina), il primo coro alpino di ispirazione popolare nato in Italia nel 1926.
«L’iniziativa è frutto di un percorso disegnato dal Cai, che ha sposato questa iniziativa culturale e vuole usare la musica per unire le diverse regioni italiane attraverso la cultura musicale e l’amore per la montagna», spiega il sindaco Andrea Soddu, «siamo fieri sia stata scelta Nuoro per organizzare questa importante manifestazione in collaborazione con il comune di Nuoro, l’Isre, la Fersaco (Federazione Regionale Sarda Associazioni Corali), il Distretto culturale del nuorese, il coro di Nuoro e la sezione di Nuoro del Cai Sardegna “Giovannino Fenu”. Siamo molto contenti di aver dato il patrocinio a questa iniziativa, che unisce la passione per la natura, la camminata e quella tensione culturale che si esplica nella musica e che rende Nuoro la città dei cori».
Il direttore del Coro di Nuoro, Francesco Mele: «siamo contenti che Nuoro sia stata scelta come sede nazionale per questo importante evento. Il convegno è incentrato sulle differenze tra le coralità e avrà un taglio accademico, per questo saranno presenti vari docenti del Conservatorio di Sassari e il direttore del Coro Sosat. Per il concerto abbiamo cercato di rappresentare tutte le coralità»
Matteo Marteddu, presidente Cai, sezione Nuoro: «abbiamo aderito a questo importante evento che ha un aspetto scientifico molto importante ed è quello di unire due scienze: la scienza del canto popolare e la scienza del canto di montagna».
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