ISRE: ingresso gratis ogni prima domenica del mese al Museo del Costume e a Casa di Grazia Deledda

L’ISRE, Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, comunica che anche il 2 settembre, come ogni prima domenica del mese, i suoi musei saranno aperti al pubblico gratuitamente.

Come consuetudine consolidata da tempo l’Isre con questa iniziativa favorisce una più ampia fruizione dei suoi tesori, volta a dare la possibilità ai turisti, ma soprattutto ai residenti e abitanti del territorio, di conoscere e ammirare il suo straordinario patrimonio.

È un’opportunità da non perdere per tutti. Il Museo del Costume è il maggiore museo etnografico della Sardegna: le sue collezioni comprendono circa 8mila reperti e il complesso di edifici che lo ospita, costruito tra gli anni Cinquanta e i Sessanta sul colle di Sant’Onofrio su disegni di Antoni Simon Mossa, è un villaggio sardo immaginario: un museo nel Museo.

L’occasione può essere propizia per visitare il nuovo gioiello della struttura: la Sala delle maschere del Carnevale della Barbagia, inaugurata di recente. Thurpos e l’Eritaju di Orotelli, Boes e Merdules di Ottana, i Mamuthones e Issohadores di Mamoiada: con le loro maschere facciali lignee, i campanacci e le pelli di pecora, queste raffigurazioni affondano le loro radici nelle vicende lontane dei popoli del Mediterraneo.

Domenica 2 settembre è gratis anche la visita al Museo Deleddiano, la casa natale della scrittrice premio Nobel per la Letteratura nel 1926 Grazia Deledda. La casa-museo risale alla seconda metà del XIX secolo ed è un esempio di abitazione delle famiglie benestanti nuoresi.. La Deledda vi abitò dalla nascita al matrimonio, nel 1900. Nel 1937 l’edificio venne dichiarato monumento nazionale. Il comune di Nuoro acquistò la casa nel 1968, e nel 1978 la cedette all’Isre, Istituto superiore regionale etnografico, che vi allestì il museo. Qui emerge il legame profondo e tormentato della scrittrice con la sua città attraverso di un gran numero di manoscritti, fotografie, documenti vari e di oggetti personali.

Consigliata una tappa anche alla collezione regionale Luigi Cocco – ubicata alla Cittadella dei Musei di Piazza Arsenale, a Cagliari. Costituita da circa duemila oggetti relativi alla cultura popolare della Sardegna, risalenti in massima parte alla seconda metà dell’Ottocento e al primo cinquantennio del Novecento, la collezione in particolare comprende settecentotrentuno manufatti tessili e milleduecentosessantasei gioielli, nonché un modesto numero di utensili, mobili e lavori di intaglio.

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Salvatore