In pochi minuti il cielo si fa nero, i lampi illuminano l’orizzonte e poco dopo il boato dei tuoni squassa la quiete marina; il piacevole venticello si intensifica fino a diventare fastidioso e, di colpo, gli ombrelloni iniziano a volare.
Mancano pochi minuti alle 15,00 di questo pomeriggio, quando una piacevole giornata di mare si trasforma in un fuggi fuggi generale.
In un attimo arriva la pioggia, mentre il vento misto a sabbia sferza ogni cosa.
Nella spiaggia di Turas si rincorrono gli ombrelloni sradicati che volano in direzione della strada. Anche i bagnini collaborano all’impresa cercando di evitare il peggio: le macchine in quel punto sfiorano l’arenile.
Ognuno cerca di raccattare le proprie cose e di raggiungere la propria auto. La pioggia si fa insistente, ormai è bufera. La spiaggia si fa deserta.
Neanche mezz’ora e torna il sereno, ma la serata al mare è andata. Le banchine e le vie di Bosa Marina sono quasi tutte allagate; in diversi punti gli automobilisti evitano di “imbarcarsi” in oltre trentacinque centimetri d’acqua e innestano la marcia indietro per cambiare direzione.
Scherzi di un’estate bizzarra che non smette di riservare sorprese.
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