Si surriscalda l’ambiente, a pochi giorni dalle elezioni comunali, a Macomer.
Non si farà il dibattito tra i tre candidati chiesto da una associazione culturale. Lo aveva sollecitato, nei giorni scorsi, il capogruppo della maggioranza uscente Gian Franco Congiu ritenendo l’incontro necessario, almeno per far conoscere i candidati ed i loro programmi. Alla richiesta aveva aderito Antonio Succu, ma è arrivata una risposta secca dalla lista civica che non accetta l’incontro ritenendo che la candidata a sindaco sia stata offesa nell’ultimo consiglio comunale, dove il sindaco attuale avrebbe messo in dubbio la sua autonomia. Più defilato il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle il quale fa sapere che, in ogni caso, non sarebbe potuto essere presente al dibattito per motivi di lavoro.
A parte quest’ultima fiammata, non sono mancati i colpi di scena nei giorni precedenti. In primis una disputa tra sostenitori di Forza Italia, alcuni, sostenitori di Pietro Pitzalis che affermavano il sostegno del partito per la lista di Succu, ma un intervento di Ugo Capellaci ha sostenuto invece il contrario, in favore della candidata Maria Luisa Muzzu. Un altro comunicato del gruppo Unidos, che fino all’ultimo ha tentato di formare una lista, sconfessava pubblicamente una candidata la quale, nella precedente tornata elettorale, faceva parte del gruppo, fino a diventare assessore. Si è fatta sentire anche l’associazione “Non bruciamoci il futuro” che si oppone alla realizzazione del nuovo inceneritore, o termovalorizzatore che dir si voglia. Pur non esprimendosi esplicitamente contro nessuno è chiara la posizione avversa al presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine, attualmente il sindaco di Macomer, che non avrebbe organizzato una assemblea pubblica sul tema.
Nel frattempo, la maggioranza si è affrettata a completare alcuni punti del programma. Ultimi il monumento commemorativo della “Battaglia di Macomer”, la “Giornata ecologica”, il rinnovo, per tre anni, della concessione degli orti sociali nel Monte di Sant’Antonio e l’asfalto di alcune strade.
Pier Gavino Vacca
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