Giovani ignoranti anche sulla figura Peppino Impastato
Il 9 maggio 1978 è una data scolpita in maniera indelebile nella memoria della gran parte degli italiani: dopo 55 giorni dal sequestro, il cadavere di Aldo Moro veniva fatto ritrovare dalle Brigate Rosse nel bagaglio di una Renault 4, in pieno centro a Roma. Nello stesso giorno, a Cinisi, in Sicilia, a circa mille chilometri di distanza, veniva ucciso Peppino Impastato, simbolo della lotta alla mafia.
Eppure nelle nuove generazioni sembra stia svanendo il ricordo di queste due vittime della mafia e del terrorismo. A dirlo è un sondaggio effettuato da Skuola.net su oltre 11mila studenti di scuole medie e superiori. Alla domanda “Che cosa è avvenuto in Italia il 9 maggio 1978”, infatti, solo il 48% – meno della metà – risponde correttamente: “l’uccisione di Aldo Moro”. Il 35% dice “non lo so”.
Gli altri abboccano alle false opzioni proposte: l’11% è convinto che in quella data ci sia stata la strage di Ustica, il 6% il disastro del Vajont.
Appena 1 su 3 – il 32% – sa che quel giorno è morto anche Peppino Impastato. Per il 28% quel giorno c’è stato l’attentato a Giovanni Falcone; ma il giudice antimafia è stato ucciso molti anni dopo, il 23 maggio 1992.
Il 7%, infine, sperando forse di indovinare, segna l’opzione meno nota: l’omicidio di Pier Santi Mattarella – presidente della regione Sicilia e fratello dell’attuale Presidente della Repubblica – avvenuto in realtà il 6 gennaio 1980. Stesso discorso se ai ragazzi si chiede se almeno conoscono questi due personaggi. Perché solo il 35% sa che Aldo Moro è stato uno degli esponenti di spicco della Democrazia Cristiana e più volte capo del Governo e Ministro. Il 26% lo ricorda segretario del Partito Comunista.
Il 10% lo mette tra i Presidenti della Repubblica. E il 29% non lo conosce affatto. Le proporzioni sono più o meno uguali con Peppino Impastato: il 40% sa che era un giornalista e attivista politico ma il 33% lo ignora completamente; per il 15% era un imprenditore, per il 12% un sacerdote. La responsabilità di questi ‘vuoti’ storici, per il portale Skuola.net è un concorso di colpe: la scuola potrebbe fare di più, visto che solo il 38% (nel caso di Moro) e il 34% (nel caso di Impastato) degli studenti ha conosciuto la loro figura e le loro gesta sentendone parlare in classe. Per il resto, a tenere viva la memoria dello statista DC ci hanno pensato soprattutto le famiglie (al 21% gliene hanno parlato i genitori); per tramandare la lezione di Impastato, invece, centrale è stato il ruolo del cinema e della tv (il 23% lo ha conosciuto grazie al film ‘I cento passi’ e alle tante trasmissioni televisive sull’argomento). In parecchi si sono imbattuti nelle loro storie navigando sul web: il 15% ha approfondito su Internet il ‘caso Moro’, il 14% la battaglia di Impastato contro la mafia della sua città.
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