«La stagione turistica è alle porte e sul fronte del Trenino Verde in Barbagia-Mandrolisai è tutto fermo. Anzi, la situazione si complica sempre di più creando forti incertezze sulla riapertura della linea nei territori di Meana Sarda, Belvì, Aritzo, Desulo, Tonara e Sorgono. Chiuso in anticipo ad agosto 2017 dopo una stagione turistica da record, il Trenino Verde della Barbagia rischia oggi di non ripartire. Nonostante i 10 milioni di euro stanziati in Finanziaria per tutte le tratte del Trenino Verde in Sardegna, le opere necessarie per riavviare la linea Mandas-Arbatax sono in forte ritardo mentre sono bloccati i lavori sulla Laconi-Desulo-Sorgono, linea attualmente sospesa per via di alcuni ponti da collaudare e i cui interventi non sono stati ancora messi a bando».
Lo denuncia Confindustria Sardegna centrale, che accende i riflettori su un attrattore turistico di grande importanza.
«La linea Mandas-Laconi-Sorgono – evidenzia l’associazione degli industriali – è una delle tratte turistiche più famose e frequentate in Sardegna. Tuttavia, nonostante la promessa fatta a maggio 2016 dalla Regione, che si era impegnata a garantire “un servizio affidabile, regolare e con date certe”, a oggi non c’è nessuna certezza sulla riapertura della linea del Trenino verde del centro Sardegna. Una situazione che sta creando forti difficoltà per la programmazione delle attività del 2018, soprattutto per la Barbagia Express, associazione di imprese che ha gestito la linea turistica barbaricina nell’estate del 2017 con risultati importanti. In queste condizioni è serio il rischio che la prossima stagione turistica sia compromessa, con danni gravissimi non soltanto per gli operatori privati, che si occupano di gestire la linea e promuovere itinerari turistici ma per l’economia di un’intera area».
Il Trenino Verde è una leva straordinaria per i territori della Barbagia-Mandrolisai. Oltre al pregio naturalistico, culturale e archeologico, la valorizzazione in chiave turistica del Trenino Verde crea importanti ricadute per l’economia locale. L’arrivo di turisti nei piccoli paesi regala ossigeno alle attività della ristorazione, dei servizi, dell’artigianato e dell’agroalimentare e può offrire la spinta per l’avvio di nuove attività e imprese. Si stima che ogni euro di biglietto ne generi almeno altri tre per spese di ristorazione, pernottamento e acquisto di prodotti tipici.
La sua funzione è dunque strategica anche perché rende fruibili altri importanti siti ambientali, storici e culturali e promuove i territori dell’interno al grande pubblico, attivando un flusso costante e organizzato di visitatori dalle coste al centro Sardegna.
«Come si fa a parlare di destagionalizzazione e di turismo nelle zone interne – si chiede Confindustria – quando un attrattore prestigioso come il Trenino Verde viene lasciato ai margini della programmazione turistica regionale?».
La linea Mandas-Laconi-Sorgono, percorsa anche dallo scrittore britannico David Herber Lawrence, che la ricorda nel suo diario di viaggio Il mare e la Sardegna, è una delle tratte turistiche più famose e frequentate dell’isola. La linea aspira a diventare patrimonio Unesco e una legge dell’agosto 2017 l’ha inserita tra le 18 ferrovie in Italia da preservare e valorizzare per il “particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico”. Un provvedimento importante che sebbene privo di copertura finanziaria, assicura un riconoscimento prestigioso a un attrattore turistico che va tutelato e valorizzato.
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