Anche i ‘Giorni della Merla’, tradizionalmente i più freddi dell’anno, non sfuggono agli effetti dei cambiamenti climatici: i prossimi 29, 30 e 31 gennaio saranno, infatti, insolitamente caldi.
Le temperature si manterranno ben oltre la media, con valori diurni in genere compresi tra 13 e 16 gradi al Centrosud, se non punte superiori sulle Isole Maggiori; sarà più freddo e umido al Nord nelle aree nebbiose con marcate inversioni termiche rispetto alla montagna.
Nei Giorni della Merla, intanto, secondo il meteorologo Edoardo Ferrara di ‘3bmeteo.com’, «sulle Alpi farà caldo soprattutto in quota, con lo zero termico diurno sui 2500-3000m, dunque molto alto, e rischio di valanghe spesso marcato».
«La nostra Penisola – sottolinea – continua a sperimentare condizioni meteo-climatiche che di invernale hanno ben poco, con piogge spesso ‘risicate’ e temperature diffusamente superiori alla media del periodo. Dopo un dicembre scoppiettante, gennaio infatti rimane caratterizzato da clima decisamente mite per il periodo, specie per quanto riguarda i valori diurni, con temperature più tipiche di ottobre-novembre. La neve non manca sulle Alpi, specie occidentali, ma solo a quote elevate, mentre molte regioni d’Italia restano ancora affette da deficit idrico». Passata questa modesta perturbazione, i cui effetti si manifestano essenzialmente solo al Nordovest,
«Nel fine settimana torna l’alta pressione – prosegue Ferrara – sabato avremo tuttavia ancora della nuvolosità irregolare, con ultime piogge su Nordovest e Sardegna in esaurimento. Domenica sarà più soleggiata salvo nebbie anche fitte o nubi basse in Valpadana». La prossima settimana sarà caratterizzata almeno nella prima parte da un mite anticiclone, che dovrebbe sfatare la tradizione dei Giorni della Merla.
Quest’inverno, quindi, continua a registrare temperature ben sopra la media.