Il gestore pubblico delle strade e autostrade italiane, Anas da ieri è entrato in Ferrovie dello Stato. Dopo il parere positivo dell’Antitrust, ieri la firma al ministero dell’Economia e delle Finanze che ha trasferito l’intera partecipazione della società al gruppo che gestisce la rete ferroviaria.
Per Fs il passaggio delle azioni di Anas significa un aumento di capitale di 2,86 miliardi, quasi l’8 per cento, che porta il gruppo – detenuto al 100 per cento dal Mef – a poter contare su un capitale sociale di poco più di 39 miliardi di euro.
ANAS va ad affiancarsi a Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella progettazione e nell’ingegneria, e alle altre Società del Gruppo, fra cui Trenitalia, Mercitalia e Busitalia, imprese di trasporto passeggeri e merci su ferro e gomma.
Nella nuova configurazione, Ferrovie dello Stato Italiane conta 81mila dipendenti, 108 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni e un capitale investito di circa 50 miliardi di euro. Oltre a maturare nel 2018 un fatturato di 11,2 miliardi di euro e una capacità di investimento di 8 miliardi.
Il Gruppo FS Italiane dispone ora di una rete infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. I 2,3 miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade e autostrade in gestione ad ANAS vanno così a sommarsi al traffico gestito dal Gruppo: circa 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150 all’estero), 290 milioni su gomma (130 all’estero) e 50 milioni di tonnellate merci.
L’ingresso di ANAS nel Gruppo FS Italiane permette di realizzare l’integrazione infrastrutturale prevista dal Piano industriale 2017-2026.
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