Circa quindicimila isolani a letto con l’influenza nell’ultima settimana di dicembre. Sono i dati che si rilevano dalle percentuali di incidenza del rapporto Influnet, redatto sulla base dei risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore della Sanità.
L’incidenza nell’isola è considerata di livello “alto”. Per Cagliari, partendo dal dato di Influnet, si parla di oltre 1.500 casi, mentre per la provincia il dato stimato è di circa 6.000 persone colpite dal virus.
Nell’ultima settimana dell’anno, quindi, si registra un brusco aumento del numero di casi in tutte le classi di età con un livello di incidenza dell’11,66 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 19,57 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 9,9 casi, nella fascia 15-64 anni a 11,26 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,77 casi per mille assistiti
Influenza più forte e con tempi più lunghi dell’anno passato. Ma in Sardegna il numero di persone protette con i vaccini, nella fascia di età oltre i 65 anni, è cresciuto del 10% per arrivare e forse anche superare il 50% della popolazione a rischio. Sono gli ultimi dati della lotta al virus forniti dall’Ats Sardegna, la asl unica regionale.
«L’anno scorso – conferma il direttore sanitario Francesco Enrichens – la somministrazione si è fermata al 40%. Ora, con numeri ancora provvisori, abbiamo raggiunto oltre la metà delle persone: questa è anche la media nazionale. Il target è del 75%, ma non lo raggiunge nessuna regione”. Distribuiti circa 240mila vaccini in tutta l’isola.
«Stiamo registrando un grande coinvolgimento da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta – aggiunge Enrichens – una collaborazione molto stimolante che ci ha consentito di rispondere molto bene all’attacco di un’influenza molto più “pesante” dello scorso anno».
In buona sostanza, sempre parlando di over 65, su una popolazione di 350-400mila circa, 240mila dovrebbero averla passata liscia. «Il virus è quello nazionale – spiega il direttore sanitario – ma in Sardegna si deve tenere conto del fatto che l’età media della popolazione è abbastanza elevata». E intanto parte anche la campagna “una tantum” per lo pneumococco: acquisiti circa 43mila vaccini sempre per la fascia di età sopra i 65 anni.