Attentati in Sardegna: intimidazione al sindaco di Pula

Sonia

Attentati in Sardegna: intimidazione al sindaco di Pula

giovedì 07 Dicembre 2017 - 13:05
Attentati in Sardegna: intimidazione al sindaco di Pula

Il sindaco di Pula Carla Medau

Diavolina sotto l’auto, ma l’incendio non divampa

Nuova intimidazione in Sardegna ai danni di un amministratore locale. Stavolta l’obiettivo è Carla Medau, sindaco di Pula, località turistica a 40 chilometri da Cagliari.

I malviventi hanno preso di mira l’auto parcheggiata nel posteggio di casa all’aperto: un bastone telescopico per scope attaccato con dello scotch a due pezzi di diavolina sono stati trovati accanto all’auto del sindaco, mentre vicino alla fotocellula del cancello d’ingresso del parcheggio è stata rinvenuta della carta di giornali parzialmente bruciata.

Indizi che fanno pensare a un maldestro tentativo di dare fuoco all’auto. Medau ha notato il bastone tra il 4 e il 5 novembre, mentre stava partendo fuori Sardegna, ma la denuncia è stata formalizzata soltanto ieri dopo che il sindaco è rientrato. Sulla vicenda stanno indagano i carabinieri di Pula.

Intervento dell’Anci Sardegna: «Ancora una volta un amministratore locale è fatto oggetto di una intimidazione volta a impaurire e creare un clima di tensione. Anci Sardegna chiede, come più volte fatto per episodi analoghi, che il presidente della Regione pretenda la venuta in Sardegna del Ministro degli Interni per far comprendere la dimensione di un fenomeno non episodico ma di dimensioni preoccupanti». Lo afferma il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, che a nome dell’associazione e dei comuni sardi, esprime «vicinanza e solidarietà umana, civile e politica» al sindaco di Pula Carla Medau.

«Non bastano, come detto più volte, le videocamere e la videosorveglianza, osserva ancora Deiana. Serve che tutte le istituzioni riconoscano i sindaci e i comuni come parte della Repubblica e non siano considerati, negli altri livelli istituzionali, come elementi di disturbo. Anci Sardegna – conclude – si augura che le indagini delle forze dell’ordine (che ringraziamo per le azioni di presidio del territorio e di vicinanza alle comunità locali) accertino i fatti di Pula rapidamente e assicurino alla giustizia i responsabili».

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