Il Comitato Non Bruciamoci il Futuro di Macomer e l‘Associazione Zero Waste Sardegna scendono di nuovo in piazza in occasione dell’udienza del Tribunale amministrativo che, mercoledì prossimo, deciderà sul ricorso presentato contro il nuovo Piano regionale dei rifiuti.
Previsto, in piazza Carmine alle 10, un sit-in al quale prenderanno parte cittadini, comitati e associazioni, che in questi anni si sono battuti contro gli inceneritori e le discariche.
Il ricorso al Tar era stato presentato dal comitato Non Bruciamoci il Futuro, dall’associazione Zero Waste Sardegna e dai Comuni di Sarule, Olzai, Gavoi e Arzana.
Tre le motivazioni che hanno spinto i ricorrenti verso le vie legali: «il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti non è stato assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS, posta in essere dalla Regione, presenta marcati e plurimi profili di illegittimità; gli enti locali e i cittadini sono stati esclusi dalla partecipazione alle nuove scelte dell’aggiornamento del Piano contrariamente a quanto previsto dalla normativa vigente».
Il Comitato Non bruciamoci il Futuro e l’Associazione Zero Waste Sardegna auspicano che il TAR Sardegna possa accogliere le motivazioni del ricorso e si possa così aprire una nuova fase che garantisca il diritto dei cittadini a partecipare alle scelte che incidono sulla qualità della loro vira, sulla loro salute e sulla salubrità del territorio in cui vivono.
Nel frattempo, resta ancora in sospeso la richiesta di assemblea pubblica inoltrata da Non bruciamoci il Futuro e Zero Waste Sardegna a seguito delle irregolarità emerse nell’impianto di smaltimento e trattamento rifiuti di Tossilo. (APPROFONDISCI)
«Nessuna risposta è arrivata da parte dell‘Unione dei comuni del Marghine – evidenzia Mauro Aresu, portavoce di Non bruciamoci il Futuro – sappiamo bene che siamo scomodi, ma noi non ci fermiamo e andiamo avanti».
Sabrina Fara
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