Alla base della strage il litigio con la suocera
L’aeronautica Usa non informò l’Fbi della condanna della corte marziale contro il killer Devin Kelley della chiesa texana e così il 26enne ha potuto acquistare armi. L’uomo infatti venne congedato dall’Air Force per violenze domestiche e fu congedato nel 2014. Un’omissione sulla quale pesano ora 26 morti, tra i quali almeno 12 bambini, uno di diciotto mesi, con altri 24 feriti (dieci in gravi condizioni).
Sul luogo della strage sono stati ritrovati centinaia di bossoli e 15 caricatori. Sul cadavere del killer tre i fori di proiettili: uno autoinferto alla testa e due sparati a torso e gambe da uno dei sopravvissuti. Il killer aveva litigato con la suocera, era arrabbiato, le aveva inviato un sms minaccioso la mattina stessa della strage.
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