L’attentato sulla pista ciclabile lungo l’Hudson River a New York suscita sdegno e orrore negli Stati Uniti. Il killer di New York, Sayfullo Saipov, di origine uzbeka, ha pianificato l’attacco per oltre un anno e lo ha compiuto in nome dell’Isis, seguendo il copione descritto dai manuali online del sedicente Stato islamico. L’aggressore di Halloween è accusato ora dalla polizia di New York e dell’Fbi di terrorismo. Saipov ha ammesso con gli investigatori di aver scelto di agire il giorno di Halloween per poter uccidere un maggior numero di persone.
Otto i morti e dodici i feriti del terribile urto con il furgone guidato da Saipov. Cinque delle vittime facevano parte di gruppo di vecchi amici sudamericani, che dall’Argentina si trovavano nella Grande Mela per celebrare la ricorrenza del loro diploma.
Si è risolta intanto la caccia al secondo uomo: Mukhammadzoir Kadirov, 32enne, anche lui di origine di origine uzbeka, è stato rintracciato, ma potrebbe non avere alcun ruolo nell’attentato.
Donald Trump ha annunciato l’ennesimo giro di vite sugli immigrati, sino a ventilare l’ipotesi di inviare Saipov e gli “animali” come lui a Guantanamo. Per il presidente americano Saipov meriterebbe la pena di morte.
Saipov era stato già fermato dagli investigatori americani nel 2015 per chiarire se avesse legami con elementi jihadisti, ma non erano state trovate prove e non fu indagato. Il terrorista, che si dice vicino all’Isis, si trovava in America dal 2010. Ha una moglie e due figli a Paterson nel New Jersey. È stata sentita la moglie, sequestrato il computer – dove è stato trovato materiale legato all’Isis. AL momento gli inquirenti stanno cercando informazioni su lui e su una possibile rete terroristica anche in Uzbekistan, suo paese di origine.
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