Sale l’aspettativa di vita per gli italiani. Secondo l’ISTAT, gli abitanti del Bel Paese che giungono a 65 anni hanno di fronte a sé altri 20,7 anni di vita. Centocinquanta giorni in più rispetto alle rilevazioni del 2013.
Si sposta così anche l’età per la pensione. Dal 2019, l’ambito traguardo sarà spostato a 67 anni, così come deciso dalla riforma Fornero, che prevede l’adeguamento dell’età pensionabile collegando gli aumenti alla speranza di vita: se l’aspettativa di vita aumenta, si allunga anche il periodo di lavoro.
Il meccanismo agisce su tutti i lavoratori, sia privati che pubblici. L’aggiornamento è previsto ogni tre anni e dal 2019 ogni due. La regola vale solo al rialzo, non vale il contrario: se cala la speranza di vita l’età per la pensione di vecchiaia non scende.
L’età per la pensione di vecchiaia è stata già rivista due volte: nel 2013, aumentata di tre mesi, e nel 2016, salita di quattro arrivando a 66 anni e sette mesi per gli uomini e 65 anni e sette mesi per le dipendenti del settore privato.
Se nulla cambia a livello normativo, dal 2019 si alzerà ancora, di cinque mesi, toccando i 67 anni tondi.
C’è da dire che la riforma Fornero contiene una “clausola di salvaguardia” per cui l’aumento dell’età a 67 anni scatterebbe comunque, a partire dal 2021.
Protestano i sindacati, che hanno espresso dubbi sulle rilevazioni dell’Istat
© Tutti i diritti riservati